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Il caso
17.06.2025 - 10:30
Foto di repertorio
Quando un volo arriva con diverse ore di ritardo, il disagio per i passeggeri può trasformarsi in un diritto al risarcimento. Lo conferma una recente sentenza del Giudice di Pace di Treviso, che ha condannato Ryanair a risarcire una viaggiatrice per un volo in arrivo con quasi quattro ore di ritardo.
Il caso risale al 17 ottobre 2023, quando il volo FR2785 da Salonicco a Treviso è atterrato con 3 ore e 41 minuti di ritardo sull’orario previsto. Il ritardo ha comportato per la passeggera la perdita di una coincidenza e l'interruzione del proprio itinerario. La donna si è affidata al servizio legale di ItaliaRimborso, che ha fatto valere i suoi diritti davanti al giudice.
Accogliendo il ricorso, il magistrato ha disposto un risarcimento di 250 euro, in base a quanto previsto dal Regolamento Europeo CE 261/2004, che stabilisce un indennizzo per i ritardi superiori alle tre ore, salvo cause eccezionali. In questo caso, la compagnia aerea non ha saputo dimostrare l’esistenza di circostanze straordinarie tali da escludere il rimborso.
Secondo ItaliaRimborso, si tratta di “un’altra affermazione significativa in favore dei diritti dei passeggeri”, che rafforza una giurisprudenza già ben consolidata a livello europeo. Sia la Corte di Giustizia dell’UE che la Cassazione italiana ribadiscono da tempo l’importanza di tutelare chi viaggia, garantendo che le compagnie aeree rispondano per i disservizi causati.
Questa decisione rappresenta dunque un passo importante nella tutela dei consumatori, spesso lasciati soli di fronte a ritardi, cancellazioni e disagi.
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