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Vita nell’ombra: scoperto insediamento abusivo all’interno del ponte Unità d’Italia

Dormivano tra rifiuti e oscurità nella cavità del cavalcavia

Vita nell’ombra: scoperto insediamento abusivo all’interno del ponte Unità d’Italia

Foto di repertorio

Una botola di servizio, nascosta alla vista dei passanti, è diventata per settimane la porta d’accesso a un rifugio abusivo celato nelle viscere del ponte Unità d’Italia, uno dei principali snodi della viabilità cittadina. È lì che almeno sei persone, tutte di nazionalità straniera, vivevano in condizioni estreme: al buio, in uno spazio alto poco più di un metro, tra materassi di fortuna, avanzi di cibo e bottiglie piene di urina.

La scoperta è avvenuta la scorsa settimana, grazie alla segnalazione di un autista di autobus che ha notato due uomini arrampicarsi sul ponte per poi sparire all’interno della botola di ispezione. Una scena anomala, abbastanza per allertare la questura di Padova, che ha immediatamente inviato una pattuglia sul posto.

Un bivacco invisibile al cuore della città

Gli agenti, con torce e mascherine, si sono calati nella cavità della struttura. Quello che hanno trovato è stato un accampamento improvvisato e degradato: un piccolo mondo sotterraneo fatto di coperte, immondizia, odori acri e una totale assenza di luce o ventilazione. L’area è stata bonificata dai tecnici dell’azienda municipale dei rifiuti, che hanno impiegato ore per svuotare e igienizzare lo spazio.

I due uomini identificati, di origine marocchina e di 28 e 32 anni, sono stati sottoposti a controlli: uno è risultato in possesso di regolare permesso di soggiorno, l’altro era in attesa del completamento dell’iter burocratico.

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