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Il commento della politica
18.06.2025 - 17:19
Le onorevoli Cisint, Ceccardi, Sardone
Un’altra giovane donna è stata salvata grazie al tempestivo intervento delle Forze dell’Ordine, evitando così un dramma simile a quello di Saman Abbas. Si tratta di un caso emblematico di violenza domestica perpetrata ai danni di una ragazza il cui unico “reato” è stato il desiderio di vivere in libertà e in armonia con i valori occidentali.
Le europarlamentari della Lega, Susanna Ceccardi, Sara Ceccardi e Silvia Sardone, hanno commentato duramente l’accaduto, sottolineando come questi episodi non siano più casi isolati, ma rappresentino il volto inquietante e sempre più frequente di un problema legato alla presenza dell’islam radicale in Italia.
Secondo le esponenti della Lega, le dinamiche all’interno di alcune famiglie di origine islamica vedono ancora la donna relegata a una condizione di subordinazione estrema. “Matrimoni combinati, imposizione del velo integrale, poligamia accettata come norma e punizioni per chi osa ribellarsi” sono pratiche diffuse che, soprattutto a Padova, possono mettere a rischio anche la vita delle donne che scelgono di disobbedire.
Questa situazione è la conseguenza di una matrice islamica radicale che vuole imporre la legge della sharia, rifiutando i principi fondanti della Repubblica italiana. Le parlamentari denunciano anche la presenza di moschee irregolari, prive di controllo, dove spesso si diffonde odio verso la cultura e i valori democratici italiani.
La richiesta è chiara: servono azioni decise a livello normativo, con l’obiettivo prioritario di raggiungere un’intesa tra Stato e confessione islamica, ferma da anni, per poter monitorare i contenuti delle predicazioni, controllare i finanziamenti e contrastare con fermezza l’estremismo e l’odio anti-occidentale.
Secondo le europarlamentari, non si tratta di integrazione, ma di un tentativo di sostituzione culturale e ideologica, un rischio concreto già documentato dal recente report del governo francese. L’appello è dunque rivolto a tutte le istituzioni affinché si intervenga con urgenza per tutelare la libertà e la sicurezza delle donne nel nostro Paese.
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