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Infiltrazioni mafiose

Interdittiva antimafia per un’impresa edile di Verona legata alla ’ndrangheta

La ditta di Bussolengo esclusa dai registri ufficiali dopo accertamenti del Ministero dell’Interno: emersi legami con clan calabrese e rapporti con aziende già interdette

Immagine di repertorio

Immagine di repertorio

Un’impresa privata con sede a Bussolengo, in provincia di Verona, attiva nel settore delle costruzioni, è stata colpita da un’interdittiva antimafia emessa dalla struttura di prevenzione del Ministero dell’Interno. La ditta è stata anche cancellata dall’Anagrafe antimafia degli esecutori, misura che preclude la possibilità di partecipare a lavori pubblici e appalti.

La Prefettura di Verona ha reso noto che il provvedimento è stato adottato in seguito alle informazioni raccolte nell’ambito di un’approfondita attività di indagine, condotta dal Gruppo interforze antimafia (Gia), dalle forze dell’ordine e dalla Direzione investigativa antimafia (Dia), con il coordinamento delle articolazioni territoriali.

Secondo gli accertamenti, l’impresa risulterebbe avere legami con una nota famiglia della ’ndrangheta calabrese, stabilmente radicata in Veneto, e avrebbe intrattenuto rapporti commerciali con aziende già oggetto di provvedimenti interdittivi.

Il rafforzamento dei controlli rientra in un piano di prevenzione più ampio, volto a contrastare l’infiltrazione della criminalità organizzata nei settori strategici dell’economia, in particolare nell’ambito della ricostruzione delle aree colpite dai terremoti e nella gestione degli appalti pubblici per le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026.

Le autorità sottolineano l’importanza della vigilanza costante per tutelare la legalità e garantire la trasparenza negli investimenti pubblici, in particolare in vista dei grandi eventi internazionali e delle opere infrastrutturali collegate.

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