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Cronaca
25.06.2025 - 11:15
Foto di repertorio
Il Comune di Venezia si prepara a costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario che coinvolge direttamente il sindaco Luigi Brugnaro, indagato per corruzione insieme ad altri 33 imputati. Lo ha deciso la Giunta comunale, che ha dato mandato al vicesindaco Andrea Tomaello di affidare l’incarico a un legale per verificare i margini di ristoro di eventuali danni patrimoniali e non patrimoniali subiti dall’amministrazione.
Secondo quanto riportato oggi dal Gazzettino, Brugnaro non ha partecipato alla riunione di Giunta, lasciando spazio a una scelta che segna un passaggio politico e simbolico di grande rilievo: Venezia, formalmente "persona offesa" nel procedimento, intende tutelare il proprio ruolo istituzionale anche contro il suo stesso sindaco.
La decisione giunge in vista dell’udienza preliminare già fissata per l’11 dicembre, dove si discuterà del rinvio a giudizio per i soggetti coinvolti.
L’inchiesta ruota attorno a presunte operazioni immobiliari irregolari, tra cui la tentata vendita dell’area dei Pili, una porzione strategica di territorio veneziano di proprietà di una società riconducibile allo stesso Brugnaro, la Porta di Venezia. Tra gli imputati spiccano anche i nomi di Morris Ceron e Derek Donadini, stretti collaboratori del primo cittadino, e del magnate Ching Chiat Kwong, imprenditore di Singapore.
Una seconda accusa, sempre per corruzione, riguarda la cessione del prestigioso Palazzo Papadopoli allo stesso Ching, in un'operazione al centro delle indagini per presunti scambi di favori, incarichi e vantaggi impropri.
Nel decreto di fissazione dell’udienza preliminare, il Comune viene indicato come parte lesa per tutti i capi d’imputazione. Di qui la decisione della Giunta – formalizzata in assenza del sindaco – di valutare un’azione legale volta a tutelare l’immagine e l’interesse della città.
Il messaggio politico è chiaro: l’istituzione Venezia intende separare nettamente la propria posizione da quella del suo primo cittadino, in attesa che sia la magistratura a chiarire le responsabilità.
L’esito dell’udienza di dicembre sarà cruciale: in ballo non c’è solo il destino giudiziario di Brugnaro, ma anche la credibilità della governance cittadina in una delle fasi più delicate della storia amministrativa veneziana.
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