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Cronaca
27.06.2025 - 10:10
Foto di repertorio
Da inizio anno, nella sola provincia di Padova sono state adottate 268 misure personali di prevenzione: tra queste, 12 Daspo “fuori contesto”, 81 Daspo “Willy” contro spaccio e violenze nella movida, 93 fogli di via obbligatori e 82 avvisi orali. Martedì 24 giugno, la Divisione Anticrimine della Questura ha notificato altri sette provvedimenti di Daspo “fuori contesto” a carico di sei minorenni (15–17 anni) e un diciottenne, con divieti d’accesso a eventi sportivi nazionali variabili da due a cinque anni. Il motivo? Coinvolgimento in episodi extra–sportivi caratterizzati da condotte violente e pericolose, tra cui rissa, rapina, lesioni, possesso di droga, furto, resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di armi.
Il Questore Marco Odorisio ha motivato l’azione evidenziando il “trend preoccupante” di atti antisociali commessi da ragazzi in contesti urbani e di movida, spesso armati di coltello. Le misure, parte di una strategia per prevenire la recrudescenza di crimini violenti, puntano a escludere i soggetti a rischio da ambienti — come stadi e palazzetti — dove sia concreta la possibilità di moltiplicare comportamenti aggressivi.
I dettagli:
Il Daspo “fuori contesto”, previsto dall’art. 6 comma 1 della Legge 401/89, serve ad impedire a questi ragazzi di accedere a competizioni e manifestazioni sportive dove possano creare situazioni di disagio o violenza. Le misure sono calibrate in base alla gravità dei fatti e al rischio concreto per l’ordine pubblico.
Il Questore Odorisio ha sottolineato che queste azioni appartengono a un più ampio disegno di prevenzione dei reati: l’obiettivo è evitare che situazioni di conflitto esterne alle arene sportive si trasferiscano negli stadi, causando potenziali pericoli in luoghi affollati.
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