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Vittoria legale

Verona, adeguato l’assegno vitalizio del soldato ferito in esercitazione

Dopo oltre dieci anni di attesa e una lunga battaglia legale, il tribunale riconosce al paracadutista 500 euro mensili e circa 20 mila euro di arretrati

Un paracadutista della brigata Folgore

Un paracadutista della brigata Folgore

Per oltre un decennio ha atteso che lo Stato gli riconoscesse quanto gli spettava. Ora, finalmente, il tribunale di Verona gli dà ragione. Il graduato aiutante G.S., militare dell’Esercito Italiano e vittima del dovere, vedrà adeguato il proprio assegno vitalizio mensile a 500 euro, la stessa cifra prevista per le vittime del terrorismo, oltre a ricevere arretrati per circa 20 mila euro.

G.S., oggi in servizio presso il Reggimento Paracadutisti di Legnago, rimase gravemente ferito nel 2009 durante un’esercitazione: un’esplosione gli causò la perdita parziale della mano sinistra, con gravi lesioni ossee, tendinee e vascolari. Aveva appena 30 anni. Prima di quell’incidente aveva partecipato a missioni in Afghanistan, Iraq, Libano e Kosovo, affrontando rischi estremi legati anche all’esposizione ad amianto, agenti cancerogeni e radiazioni. Un servizio al Paese che ha segnato per sempre la sua salute, lasciandolo con una disabilità permanente.

Nel 2014 il ministero della Difesa aveva riconosciuto a G.S. lo status di vittima del dovere, ma gli aveva concesso un assegno ridotto di 258,23 euro, ignorando il principio di equiparazione con le vittime del terrorismo stabilito dalla Cassazione a Sezioni Unite nella sentenza 7761/2017.

«Per anni il Ministero ha negato l’evidenza giuridica, ignorando un diritto chiaramente sancito – denuncia il suo legale, l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Vittime del Dovere –. Finalmente, dopo una lunga battaglia giudiziaria, G.S. ottiene ciò che gli spetta: il corretto importo del vitalizio e tutti gli arretrati. È ora che l’Avvocatura dello Stato cessi ogni forma di ostilità verso chi ha servito il Paese con sacrificio estremo».

Il caso di G.S. non è isolato. Centinaia di militari, pur formalmente riconosciuti vittime del dovere, ricevono ancora oggi un trattamento economico inferiore a quello garantito alle vittime del terrorismo, pur condividendone rischi ed esposizione. L’Osservatorio Vittime del Dovere continua a supportare legalmente e socialmente questi militari e le loro famiglie in una battaglia che mira a ottenere pieno riconoscimento e pari dignità per chi ha subito danni permanenti al servizio dello Stato.

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