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Sicurezza a Padova: raffica di espulsioni per cittadini stranieri irregolari e pericolosi

214 decreti di espulsione nel primo semestre 2025 per reati tra cui droga e violenza, con la collaborazione di diverse divisioni e rimpatri immediati

Sicurezza a Padova: raffica di espulsioni per cittadini stranieri irregolari e pericolosi

Foto di repertorio

Nel contesto delle misure di prevenzione, sorveglianza e controllo del territorio effettuate dalle pattuglie della Questura di Padova, che includono vari organi tra cui l'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, la Squadra Volanti, il Commissariato Stanga, i Poliziotti di Quartiere, la Squadra Mobile e la Divisione Anticrimine, è proseguita l'attività volta a contrastare e prevenire fenomeni quali lo spaccio di droga, i reati contro la persona, i reati predatori e le violenze. Questo ha comportato, talvolta, l'individuazione degli autori di tali illeciti, spesso cittadini stranieri in situazione di irregolarità sul territorio nazionale, con conseguenti provvedimenti di espulsione gestiti dall'Ufficio Immigrazione della Questura.

Nel primo semestre del 2025, sono stati adottati dal Questore e istruiti dall'Ufficio Immigrazione 214 decreti di espulsione. Di questi, 127 cittadini stranieri sono stati trattenuti presso i Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) sul territorio nazionale, beneficiando dei posti assegnati dalla Direzione Centrale per l’Immigrazione e la Polizia delle Frontiere del Ministero dell’Interno, 26 sono stati rimpatriati nei rispettivi paesi d'origine e 61 sono stati espulsi con l’ordine di lasciare il territorio italiano. I provvedimenti di espulsione sono stati emessi prevalentemente nei confronti di 83 tunisini, 19 nigeriani, 33 marocchini, 28 cinesi, 11 algerini, 10 moldavi, 5 senegalesi e altre nazionalità.

Tra gli interventi più rilevanti del mese di giugno, lunedì 23 giugno è stato notificato ad un cittadino nigeriano un decreto di rigetto della sua richiesta di permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato. Gli accertamenti amministrativi, predisposti dall'Ufficio Immigrazione, hanno rivelato che il nigeriano di 33 anni era stato condannato a un anno e 20 giorni dalla Corte di Appello di Venezia per atti persecutori ai sensi dell’articolo 612 bis del Codice Penale, commessi ai danni dell'ex compagna e in presenza dei suoi tre figli minori. Tale comportamento ha generato nella donna uno stato di ansia e timore tali da costringerla a modificare le sue abitudini di vita. Inoltre, il cittadino nigeriano ha riportato una condanna dal Tribunale di Padova per rissa e precedenti di lesioni personali per un'aggressione all'interno del carcere di Padova e per spaccio di sostanze stupefacenti. Di conseguenza, è stato adottato un provvedimento di espulsione per pericolosità sociale con immediato accompagnamento in frontiera, convalidato dal Giudice di Pace, e quindi eseguito tramite l'accompagnamento all’aeroporto di Milano Malpensa per il rimpatrio definitivo verso Lagos e consegna alle autorità nigeriane.

Il 14 giugno, l'Ufficio Immigrazione ha emesso un altro decreto di espulsione per pericolosità sociale a carico di un cittadino georgiano di 56 anni, che aveva scontato oltre un anno di detenzione per favoreggiamento all’immigrazione clandestina avvenuto nel maggio 2024 a Trieste. Il georgiano, arrestato il 16 maggio 2024, aveva introdotto illegalmente nel paese quattro cittadini extracomunitari. Dopo la detenzione, è stato emesso un provvedimento di espulsione ed è stato accompagnato all’aeroporto di Bergamo per il rimpatrio a Tbilisi.

Il pomeriggio del 4 giugno, una pattuglia della Polfer è intervenuta su un treno regionale, dove un cittadino senegalese di 24 anni si era rifiutato di fornire le generalità. Gli accertamenti hanno rivelato numerosi precedenti penali per reati contro la persona e il patrimonio, compresa una condanna irrevocabile di 1 anno e 9 mesi per violenze contro il nonno. Considerata la sua irregolarità sul territorio nazionale, è stato emesso un provvedimento di espulsione e trattenimento presso il CPR di Gradisca d'Isonzo.

La notte del 30 giugno, in via Tommaseo, un cittadino marocchino di 35 anni, riconosciuto come responsabile di furti in un supermercato, è stato trovato con attrezzi da scasso nascosti in uno zaino. Con numerosi precedenti per furti, è stato denunciato e messo a disposizione dell'Ufficio Immigrazione, che ha emesso un decreto di espulsione con trattenimento al CPR di Bari.

Il 3 luglio, personale dell’Ufficio Immigrazione ha verificato la posizione di un cittadino tunisino di 38 anni, già destinatario di un provvedimento di espulsione nel 2020. Arrestato nel 2021 per reingresso illegale in Italia e con condanne per detenzione e spaccio di stupefacenti, è stato emesso un decreto di espulsione e trattenimento al CPR di Gradisca di Isonzo, garantendo la disponibilità di un posto presso questa struttura.

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