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Inchiesta sul monopolio

Dolomiti Superski sotto accusa: l'Antitrust indaga per pratiche di monopolio nella gestione degli skipass

Nel mirino dell’Autorità l'accordo di commercializzazione congiunta che vincolerebbe i 12 Consorzi locali: nel dossier contestati poteri di controllo, fissazione centralizzata dei prezzi e limitazioni alla vendita online di skipass

immagine di repertorio

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L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha aperto un’istruttoria nei confronti del Federconsorzio Dolomiti Superski e dei suoi 12 Consorzi aderenti per una presunta intesa restrittiva della concorrenza. L’azione dell’Antitrust parte da una segnalazione presentata dalla società SportIt – attiva nel turismo sportivo con la piattaforma “SnowIt” – arrivata il 25 novembre 2024 e integrata a febbraio e aprile 2025.

SportIt ha lamentato l’impossibilità di stipulare un accordo commerciale per vendere online, tramite la propria piattaforma, gli skipass del Dolomiti Superski, un prodotto strategico in un mercato in cui il canale digitale vale circa il 30% delle transazioni. Nonostante ripetuti contatti, né il Federconsorzio né i singoli comprensori avrebbero accettato di trattare, ponendo – secondo l’Antitrust – un ostacolo significativo alla libera concorrenza.

Secondo la ricostruzione dell’Autorità, il Dolomiti Superski rappresenta un’area di particolare rilievo nel turismo invernale italiano ed europeo, con un marchio fortemente riconosciuto e un’offerta di piste e servizi di alto livello. Lo statuto del Federconsorzio prevede però, afferma l’Antitrust, una centralizzazione delle scelte commerciali: il coordinamento della politica tariffaria di tutti i comprensori, la definizione unitaria dei prezzi degli skipass di zona e limiti precisi alla possibilità per i singoli Consorzi di stipulare accordi con soggetti terzi.

In particolare, l’Autorità contesta la presenza di “vincoli” che impedirebbero ai Consorzi locali di definire in autonomia strategie commerciali e tariffarie. Tra gli articoli dello statuto esaminati c’è il numero 4, che assegna al Federconsorzio il coordinamento della politica tariffaria, e il numero 5, che impone ai Consorzi di zona l’obbligo di ottenere un’autorizzazione preventiva per accordi di vendita di skipass con soggetti considerati concorrenti del Federconsorzio stesso.

Per l’Antitrust si tratta, di fatto, di una “pattuizione di non concorrenza” che attribuisce al Federconsorzio il potere di bloccare ogni iniziativa autonoma, anche sul canale online. Inoltre, i poteri di coordinamento sarebbero accompagnati da misure di controllo e coercizione, fino all’espulsione dei Consorzi che violino gli obblighi di fedeltà al sistema.

Secondo l’Autorità garante, questo assetto rischia di impedire un reale confronto competitivo, sia con altre stazioni sciistiche sia tra i comprensori stessi, limitando anche l’innovazione tecnologica e commerciale che piattaforme digitali come SnowIt potrebbero favorire. Ad esempio, sistemi di prezzo dinamico, modalità pay-per-use o la possibilità per i consumatori di confrontare offerte diverse su un unico portale.

Alla luce di queste valutazioni, l’Antitrust ha avviato formalmente l’istruttoria per verificare se l’intesa di commercializzazione congiunta e le relative clausole statutarie configurino una restrizione della concorrenza vietata dalla normativa antitrust.

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