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Sicurezza sul lavoro
10.07.2025 - 10:14
Foto di repertorio
È un bilancio drammatico quello tracciato dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega di Mestre per i primi cinque mesi del 2025: in Veneto le morti sul lavoro sono raddoppiate rispetto allo stesso periodo del 2024, passando da 19 a 38.
Secondo il report, la maggior parte dei decessi (30) è avvenuta “in occasione di lavoro”, con un incremento di 16 casi rispetto all’anno precedente. Gli incidenti “in itinere” sono stati 8, tre in più del 2024. L’incidenza regionale si attesta a 13,5 morti per milione di occupati, un dato superiore alla media nazionale, pari a 11,6.
La distribuzione provinciale evidenzia criticità diffuse in tutto il territorio veneto. Padova e Vicenza detengono il triste primato con 9 vittime ciascuna, seguite da Venezia e Verona con 7 decessi, Treviso con 4 e Rovigo con 2. Per quanto riguarda le sole morti “in occasione di lavoro”, Vicenza è la provincia più colpita (8 vittime), seguita da Venezia e Padova (6), Verona (5), Treviso (3) e Rovigo (2).
L’Osservatorio ha inoltre elaborato una mappa dell’incidenza di mortalità per provincia: Vicenza si conferma l’area a rischio più elevato con 20,5 morti per milione di occupati, seguita da Rovigo (20), Venezia (16,3), Padova (13,5) e Verona (11,5). Situazioni relativamente meno gravi si registrano a Treviso (7,5) e Belluno (0).
Sul fronte degli infortuni denunciati complessivamente, i primi cinque mesi del 2025 hanno visto un lieve aumento rispetto allo stesso periodo del 2024: da 30.001 a 30.102 denunce in tutta la regione. Padova guida la graduatoria con 6.074 denunce totali, seguita da Verona (5.913), Vicenza (5.616), Treviso (5.435), Venezia (4.970), Belluno (1.171) e Rovigo (923).
Il report evidenzia anche la forte incidenza degli infortuni tra i lavoratori stranieri, che hanno presentato 7.461 denunce (6.307 in occasione di lavoro) e che rappresentano quasi la metà delle vittime mortali complessive: 17 su 38, di cui 11 deceduti sul luogo di lavoro.
Particolare attenzione meritano anche i dati di genere: le lavoratrici hanno presentato 10.453 denunce (8.383 per incidenti avvenuti sul lavoro) e contano quattro vittime complessive (due in occasione di lavoro e due in itinere).
Quanto ai settori più colpiti, le attività manifatturiere restano in cima per numero di denunce di infortunio in occasione di lavoro (5.144), seguite da costruzioni (1.767), commercio (1.532), trasporti e magazzinaggio (1.381) e sanità (1.328).
«I numeri restano negativi. A preoccupare è soprattutto la crescita delle morti in occasione di lavoro, più che raddoppiate in un anno», commenta Mauro Rossato, presidente dell’Osservatorio Vega. Un quadro che, secondo gli esperti, impone interventi strutturali per migliorare la prevenzione e rafforzare la cultura della sicurezza in tutti i luoghi di lavoro del Veneto.
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