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Addio a Ennio Scaldaferri, pioniere della lotta al diabete e alle malattie metaboliche

Il presidente Zaia ricorda il medico trevigiano che rivoluzionò la cura del metabolismo e la prevenzione in Veneto

Addio a Ennio Scaldaferri, pioniere della lotta al diabete e alle malattie metaboliche

Foto di repertorio

È scomparso Ennio Scaldaferri, storico primario e punto di riferimento nella sanità veneta, in particolare nella provincia di Treviso, noto per aver guidato con lungimiranza e passione il Centro Antidiabetico del Ca’ Foncello.

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha voluto ricordarlo con parole di grande stima: «Il dottor Scaldaferri ha lasciato un’impronta indelebile nella sanità locale. Forte di un bagaglio clinico ricco e trasversale, ha saputo trasformare un semplice centro per il diabete in una moderna unità operativa dedicata all’intero spettro delle malattie metaboliche. Un medico che ha costruito un rapporto di fiducia profondo con i pazienti, anticipando l’evoluzione delle cure, allargando lo sguardo oltre il diabete verso altre patologie metaboliche».

Zaia ha sottolineato anche l’importanza del suo contributo organizzativo: «Scaldaferri fu un innovatore nella gestione dei reparti e nell’approccio integrato alla presa in carico dei pazienti. Grazie a professionisti come lui, i nostri ospedali sono oggi riconosciuti per qualità e innovazione nelle cure».

In anticipo sui tempi, il medico promosse anche iniziative di prevenzione sul territorio, tra cui la Giornata del Diabete, con eventi che coinvolgevano sanitari e volontari per sensibilizzare la comunità.

«Il suo impegno resterà vivo nel ricordo di colleghi e pazienti», ha concluso Zaia, esprimendo sentite condoglianze alla famiglia e a chi lo ha conosciuto e stimato.

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