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Continua l'indagine

Nuove scoperte sul leccio crollato a Piazzale Roma: il Comune aveva ordinato l’abbattimento, ma nessuno è intervenuto

Una perizia tecnica della ditta Demetra aveva segnalato il grave stato dell’albero che il 2 giugno è caduto in piazzale Roma ferendo dodici persone

Foto dell'albero caduto

Foto dell'albero caduto

C’è un nuovo elemento chiave nell’indagine sul crollo del leccio in piazzale Roma, a Venezia, avvenuto lo scorso 2 giugno 2025. L’enorme albero, caduto improvvisamente tra i passanti, aveva provocato il ferimento di dodici persone, due delle quali in condizioni gravi. Oggi, grazie all’esame dei documenti acquisiti dalla Procura, si scopre che il Comune aveva effettivamente disposto l’abbattimento del leccio, ma l’ordine non è mai stato eseguito.

Secondo quanto emerso, una perizia tecnica redatta dalla ditta specializzata Demetra aveva certificato le condizioni di grave instabilità e malattia dell’albero. In seguito a questa relazione, il Settore Verde pubblico del Comune di Venezia lo aveva inserito in un elenco di alberature da abbattere con urgenza, proprio a causa del pericolo che rappresentava per l’incolumità pubblica.

Resta ora da chiarire chi abbia ignorato l’ordine e perché non sia stato eseguito l’intervento preventivo. Una svista burocratica? Un ritardo nella catena operativa? Su questo punto si stanno concentrando le indagini della magistratura. Intanto, tra i cittadini cresce l’indignazione per un evento che, secondo i primi riscontri, poteva essere evitato.

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