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Ritrovato il corpo

Tragedia sulle Dolomiti: ritrovata senza vita la turista malese dispersa sotto la Croda del Becco

Una sessantenne della Malesia si era separata dall’amica per proseguire da sola il percorso. Dopo un messaggio in cui chiedeva aiuto perché smarrita, è precipitata per cento metri

Croda del Becco

Croda del Becco

Si è conclusa nel peggiore dei modi la scomparsa dell’escursionista malese dispersa dal pomeriggio di ieri nei pressi del Rifugio Biella, in territorio dolomitico. La donna, una turista sessantenne proveniente dalla Malesia, era uscita per un'escursione assieme a un’amica, ma a un certo punto si era separata per proseguire da sola verso la Croda del Becco. È stato l’ultimo tratto del suo viaggio: dopo essersi smarrita, ha inviato un messaggio in cui comunicava di non riuscire a ritrovare la strada del ritorno e chiedeva aiuto. Poche ore più tardi, è stata ritrovata senza vita in una fessura, dopo un volo di circa cento metri su una parete rocciosa del versante bellunese.

Le operazioni di ricerca, partite immediatamente dopo la segnalazione, hanno coinvolto numerose squadre di soccorso e tecnologie avanzate: elicotteri, droni, termocamere, unità cinofile e strumenti per la localizzazione dei telefoni cellulari.

Il primo allarme è scattato già nel pomeriggio di ieri, quando l’amica dell’escursionista ha segnalato la scomparsa. In breve tempo si è attivata una vasta operazione di ricerca coordinata dal Soccorso Alpino, con il supporto della Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Carabinieri e unità cinofile. Le perlustrazioni sono proseguite per tutta la notte e si sono intensificate alle prime luci dell’alba, con nuovi sorvoli e l’impiego di droni dotati di termocamere.

A risultare decisivo è stato il tracciamento del cellulare della donna da parte del gestore telefonico, che ha permesso di restringere l’area di ricerca. Proprio in quella zona l’elicottero della Guardia di Finanza di Bolzano è riuscito a individuare il corpo della turista, precipitata su un tratto di placche rocciose lisce e scivolose.

La sessantenne avrebbe perso l’orientamento sul sentiero del ritorno, finendo per avventurarsi su un tratto estremamente pericoloso. La caduta, di circa cento metri, l’ha fatta finire in una fessura tra le rocce, dove è stata poi ritrovata priva di vita.

Il recupero della salma è stato effettuato nella mattinata di oggi e il corpo è stato trasportato alla camera mortuaria di Cortina. Le operazioni hanno visto coinvolti anche il Soccorso Alpino di San Vigilio di Marebbe, il Bergrettungsdienst Hochpustertal, le stazioni alpine della Guardia di Finanza di Auronzo e Prato alla Drava.

Una tragedia che riaccende i riflettori sull’importanza della prudenza in montagna e della compagnia durante le escursioni, soprattutto in zone impervie e isolate.

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