Scopri tutti gli eventi
Cronaca
18.07.2025 - 15:12
Non ce l’ha fatta l’operaio vittima di un grave incidente sul lavoro avvenuto nei giorni scorsi a Cartigliano, nel Vicentino. L’uomo, rimasto gravemente ferito durante il turno, è deceduto nonostante i tentativi dei medici di salvargli la vita. Un’altra tragedia che si aggiunge al lungo elenco di morti bianche nella regione Veneto.
A esprimere profondo cordoglio e preoccupazione è Roberto Toigo, segretario generale della UIL Veneto, che affida a una nota stampa il suo pensiero:
“Sono sconvolto. La notizia della morte dell’operaio mi addolora profondamente. La mia vicinanza va alla sua famiglia, ai colleghi, agli amici. Ma questa non può e non deve restare una semplice dichiarazione di rito: è il momento di agire con determinazione.”
I dati più recenti dell’Osservatorio Vega restituiscono uno scenario allarmante: 38 morti sul lavoro registrate da gennaio a fine maggio 2025. Una cifra che rappresenta quasi il doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
“Il Veneto – denuncia Toigo – è oggi in zona arancione per incidenza di infortuni mortali e si conferma la seconda regione in Italia per numero di vittime sul lavoro, subito dopo la Lombardia. Vicenza e Padova sono le province più colpite, seguite da Venezia, Verona, Treviso e Rovigo.”
Un bilancio che il sindacato definisce “una strage silenziosa”, frutto di una cultura produttiva che ancora troppo spesso sacrifica la sicurezza in nome della velocità e del profitto.
La UIL Veneto, che da tempo porta avanti la campagna “Zero morti sul lavoro”, rilancia ora un nuovo messaggio: “Vogliamo un Veneto più lento”, dove i tempi del lavoro siano sostenibili, le pause rispettate, la formazione continua, i controlli frequenti e incisivi.
“Non bastano le parole, serve una presa di coscienza collettiva – insiste Toigo –. Dobbiamo lavorare fianco a fianco con istituzioni, aziende e ispettorati. La cultura della sicurezza deve diventare un pilastro in ogni fabbrica, in ogni cantiere, in ogni ufficio.”
Il sindacato chiede più risorse per la formazione, un rafforzamento degli ispettorati del lavoro, campagne di sensibilizzazione nelle scuole e un dialogo costante con le imprese per promuovere protocolli più rigidi e preventivi efficaci.
“L’attenzione su questo tema deve restare altissima – conclude Toigo –. Ogni incidente sul lavoro è una ferita alla dignità di tutti. Un territorio che cresce davvero è quello che mette al primo posto la vita delle persone.”
Edizione
I più letti
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516