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Violenza in ospedale

Borgo Roma: ammesso al pronto soccorso in codice bianco, aggredisce un infermiere per l'attesa

Un episodio gravissimo che riaccende i riflettori sulla sicurezza degli operatori sanitari nell’ospedale veronese. Il sindacato denuncia

Lorella Vidori coordinatrice provinciale Nursing Up Verona

Lorella Vidori coordinatrice provinciale Nursing Up Verona

Questa mattina, al Pronto soccorso di Borgo Roma della AOUI di Verona, un infermiere in servizio al triage è stato vittima di un’aggressione da parte di un paziente trentenne in codice bianco. L’uomo, insoddisfatto per l’attesa, ha minacciato, insultato pesantemente l’operatore sanitario e ha tentato di lanciargli addosso il pc della postazione di accoglienza.

Il paziente, pretendendo che il proprio codice di accesso venisse elevato a verde per essere visitato più rapidamente, ha reagito con violenza verbale e fisica al rifiuto dell’infermiere. Dopo le minacce rivolte all’operatore, «Ti rompo la faccia», il paziente ha cercato di sradicare il computer per colpirlo. A quel punto l’infermiere ha chiamato la Polizia, che è intervenuta con due volanti per fermare l’aggressore.

L’infermiere, ricoverato in osservazione, ha riportato cardiopalmo e picco ipertensivo. «Denuncerò il mio aggressore – ha dichiarato – perché episodi come questo non possono essere ignorati. Il personale sanitario deve poter lavorare senza paura di essere aggredito mentre svolge il proprio dovere».

Il coordinatore della RSU AOUI, Roman Hoydan, ha sottolineato come l’episodio metta in luce non solo il problema della sicurezza, ma anche la cronica carenza di personale, aggravata nel periodo estivo. «Al Pronto soccorso di Borgo Roma manca un secondo triagista, a differenza di Borgo Trento, nonostante gestiscano un numero simile di utenti», ha spiegato.

Lorella Vidori, responsabile provinciale del sindacato Nursing Up, ha definito questi episodi «sintomo di un fallimento nelle misure di prevenzione finora adottate». «È urgente potenziare le azioni di deterrenza e investire concretamente nella sicurezza e nella tutela del personale sanitario, a beneficio anche dell’utenza e della qualità del servizio».

Il grave episodio di questa mattina riporta al centro del dibattito la necessità di maggiori investimenti nella sicurezza ospedaliera e un ripensamento urgente delle politiche di gestione del personale, per garantire condizioni di lavoro dignitose e protette a chi si prende cura della salute pubblica.

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