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Tensione alla 3V Sigma di Marghera: lavoratori in stato di agitazione per sicurezza carente e stipendi in ritardo

La Femca Cisl Venezia denuncia una gestione disorganizzata e condizioni critiche nello stabilimento chimico

Tensione alla 3V Sigma di Marghera: lavoratori in stato di agitazione per sicurezza carente e stipendi in ritardo

Foto di repertorio

Lo stabilimento chimico 3V Sigma di Marghera torna al centro delle polemiche: la Femca Cisl di Venezia ha proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori, segnalando gravi inadempienze in materia di sicurezza e ritardi nei pagamenti degli stipendi. Una situazione che potrebbe presto sfociare in uno sciopero, se non verranno convocati con urgenza tavoli di confronto con la direzione aziendale.

Nel dettaglio, il sindacato denuncia numerose criticità all’interno del sito produttivo, tra cui la presenza di sversamenti di sostanze infiammabili, perdite di vapore ad alta pressione, personale alla guida di muletti senza patentino o con patentino scaduto, e impianti in condizioni di manutenzione precaria. A tutto ciò si aggiunge una cronica carenza di organico, che rende difficile perfino garantire i turni di riposo per gli operai.

«La sicurezza è fuori controllo, i ruoli sono confusi e manca totalmente una cultura della formazione – denuncia Manuele Battiston, della segreteria Femca Cisl Venezia –. Dopo l’incidente del 2020, che provocò due feriti gravi, ci aspettavamo un cambio di rotta. Invece, oggi ci troviamo di fronte a una situazione ancora più pericolosa».

Non solo sicurezza: anche la parte economica alimenta il malcontento. A luglio, gli stipendi sono arrivati in ritardo, con pesanti conseguenze per i dipendenti, soprattutto per chi ha in corso cessioni del quinto, risultando moroso nei confronti delle banche per giorni. Il sindacato riferisce che le quote associative trattenute in busta paga non sarebbero mai state versate all’organizzazione, violando sia il contratto collettivo che lo Statuto dei Lavoratori.

«È inaccettabile che servano continui solleciti perché i dipendenti ricevano quanto dovuto – commenta Francesco Coco, segretario generale della Femca Cisl Venezia –. Ho inviato alla 3V Sigma una PEC lo scorso 10 luglio per sollecitare un incontro urgente su sicurezza e retribuzioni, ma non ho mai ricevuto risposta. Il silenzio e l’assenza di dialogo stanno minando le relazioni sindacali e la tenuta dell’ambiente di lavoro».

I lavoratori e la sigla sindacale sono pronti a coinvolgere le autorità preposte, affinché vengano effettuate ispezioni dettagliate sulla sicurezza dell’impianto. Intanto, la tensione resta alta e la protesta potrebbe presto trasformarsi in un’azione più incisiva.

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