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Morti sul lavoro

Strage sul lavoro, i decessi in Veneto più che raddoppiati

Camani (PD): “Impennata inaccettabile. Serve il badge elettronico nei cantieri sopra i 500 mila euro. La Regione non può restare immobile”

Strage sul lavoro, i decessi in Veneto più che raddoppiati

Foto di repertorio

I numeri parlano chiaro: in Veneto, le morti sul lavoro nei primi sei mesi del 2025 sono più che raddoppiate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo denuncia la capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Vanessa Camani, citando i dati ufficiali Inail: da 16 vittime registrate tra gennaio e giugno 2024 si è passati a 36 nel 2025, con un balzo del 125%. A questo si aggiungono 15 morti in itinere, ovvero durante il tragitto casa-lavoro, in aumento del 36%.

«Non è più possibile liquidare questa scia di sangue come una percezione o un caso. Siamo di fronte a un’emergenza reale e drammatica», afferma Camani, che punta il dito contro l’inerzia della Regione Veneto e le dichiarazioni “timide” del presidente Zaia, a suo dire «insufficienti di fronte a un campanello d’allarme così evidente».

“Lavoravano in nero, come fantasmi”

Camani cita anche la tragedia di Santa Maria di Sala, nel veneziano, dove due operai hanno perso la vita in una fossa biologica. «Lavoravano in nero, senza alcuna tutela, fuori da ogni controllo e protocollo. Episodi così devono scuotere le coscienze. Il lavoro sommerso è la prima causa di sfruttamento e di incidenti mortali».

La proposta: badge elettronico nei cantieri pubblici

Per rispondere con atti concreti, la consigliera dem ha depositato una mozione che impegna la Giunta regionale a promuovere l’introduzione del badge elettronico obbligatorio nei cantieri con appalti pubblici superiori a 500 mila euro. Il sistema, spiega Camani, servirebbe a verificare in tempo reale la presenza degli operai, garantendo maggiore controllo e trasparenza sulle attività lavorative.

Un modello simile è stato già adottato a Roma, grazie a un accordo tra il sindaco e la Prefettura. «Il Veneto può e deve fare altrettanto, coinvolgendo pubbliche amministrazioni, imprese e parti sociali», aggiunge Camani.

Spisal sotto organico, il nodo irrisolto

Nel suo intervento, la capogruppo del PD sottolinea infine un'altra criticità strutturale: la carenza cronica di personale Spisal, il Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro.

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