Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Sicurezza industriale

Gas refrigerante illegale, quasi metà del mercato italiano è fuori norma

Confapi Venezia e Assofrigoristi lanciano l’allarme: sequestrate 13 tonnellate di prodotto non conforme

Il presidente di Confapi Venezia, Marco Zecchinel

Il presidente di Confapi Venezia, Marco Zecchinel

Il fenomeno dell’immissione illegale di gas refrigerante in Italia assume proporzioni allarmanti e mette in guardia il mondo produttivo e le autorità. Secondo Confapi Venezia, quasi il 50% del prodotto disponibile sul mercato nazionale proviene da canali irregolari o del tutto illeciti: si tratta di circa 1 milione e 250mila chili di gas non conforme.

Il presidente di Confapi Venezia, Marco Zecchinel, sottolinea l’importanza strategica di alcuni snodi viari del Nord-Est, come il casello di Roncade, Venezia Est e il porto di Venezia, spesso utilizzati come punti di accesso dai flussi illegali provenienti dall’Est Europa. Proprio a Roncade, la Guardia di Finanza di Treviso ha recentemente sequestrato 13,6 tonnellate di gas stoccato in 1.360 bombole: uno dei colpi più significativi inferti alla criminalità in questo settore.

«Invitiamo gli imprenditori – ribadisce Zecchinel – ad acquistare gas solo da operatori certificati e iscritti ai Registri Ambientali italiani ed europei. L’uso di canali paralleli genera concorrenza sleale e produce pesanti danni ambientali. Il gas non controllato contribuisce per il 5% alle emissioni di CO₂ derivanti dal trasporto stradale, pari a circa 80 milioni di tonnellate annue».

Anche Assofrigoristi, associazione di categoria delle aziende attive nella refrigerazione industriale e nel condizionamento non domestico, interviene con fermezza. «L’uso di gas di provenienza incerta – spiega il direttore Marco Oldrati – mette a rischio lavoratori e clienti. Gli impianti caricati con questi prodotti perdono garanzie e coperture assicurative, oltre a rappresentare un pericolo per la sicurezza. Chi accetta di utilizzarli si pone fuori dalla legge e mette a repentaglio la propria incolumità e quella altrui».

Il messaggio delle associazioni è chiaro: più controlli, più prevenzione e un impegno condiviso per difendere legalità, ambiente e sicurezza.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione