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Stop alla movida notturna, il pub “Ai Folli” costretto a chiudere alle 23

Serrata anticipata per il locale di via Querini a Mestre dopo una lunga scia di risse, disturbi e proteste da parte dei residenti

Stop alla movida notturna, il pub “Ai Folli” costretto a chiudere alle 23

Foto di repertorio

Il locale “Ai Folli” di via Querini, conosciuto per essere uno dei pochi punti di ritrovo notturni nel centro di Mestre, dovrà abbassare le serrande alle 23. Lo ha stabilito un’ordinanza firmata martedì dal sindaco Brugnaro, in seguito a una lunga sequenza di episodi di violenza, schiamazzi e disordini che, secondo il Comune e le forze dell’ordine, hanno compromesso la sicurezza e la vivibilità della zona.

Il provvedimento avrà effetto fino al 12 ottobre e arriva dopo oltre un anno e mezzo di segnalazioni, denunce e accertamenti. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’aggressione avvenuta pochi giorni fa, quando il gestore del pub è rimasto ferito in una rissa finita a coltellate. Ma l’elenco degli episodi critici è lungo: si parla di almeno tredici interventi documentati da parte della polizia locale, tra liti, vandalismi, e frequentazioni pericolose, con soggetti pregiudicati coinvolti in scontri fisici e verbali anche in piena notte.

A pesare è anche l’ondata di proteste da parte dei residenti. Nove le vie interessate – tra cui via Cappuccina, via Dante, via Ariosto e via Felisati – e un esposto firmato da 45 cittadini. Tutti denunciano una situazione fuori controllo: urla tra le tre e le sei del mattino, impossibilità a dormire, ma anche degrado percepito e insicurezza reale. Alcuni raccontano episodi di bivacchi molesti, altri di aggressioni sotto casa. Una donna, addirittura, ha smesso di far visita ai parenti nella zona “per paura”.

La decisione, discussa anche in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza, ha lo scopo non solo di limitare gli orari del locale, ma di indurre un vero e proprio cambio di clientela. Un colpo duro per i titolari, che avevano puntato proprio sulla fascia serale e notturna per attirare lavoratori su turni e nottambuli.

Se dopo il 12 ottobre la situazione risulterà migliorata, l’ordinanza potrebbe non essere prorogata. In caso contrario, potrebbero arrivare provvedimenti ancora più restrittivi.

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