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Danilo Riahi, il 17enne tunisino morto dopo il tentativo di suicidio nel carcere minorile di Treviso

Dramma nell’istituto di Santa Bona, due giorni di agonia dopo il gesto estremo seguito all’arresto per una serie di reati a Vicenza

Danilo Riahi, il 17enne tunisino morto dopo il tentativo di suicidio nel carcere minorile di Treviso

Foto di repertorio

Danilo Riahi, ragazzo tunisino di 17 anni e minore non accompagnato in Italia, è deceduto dopo due giorni di agonia a seguito di un tentativo di suicidio nel carcere minorile di Santa Bona a Treviso. Il giovane aveva cercato di impiccarsi con un paio di jeans nella notte tra domenica e lunedì, poco dopo essere stato trasferito nel centro di detenzione a seguito del suo arresto avvenuto sabato a Vicenza.

Le autorità penitenziarie sono intervenute prontamente, riuscendo a salvargli la vita grazie anche alla collaborazione con il medico della casa circondariale adiacente, che ha avviato tempestivamente le pratiche di rianimazione. Trasportato con urgenza al Pronto Soccorso del Ca’ Foncello, Danilo è rimasto in terapia intensiva con condizioni inizialmente disperate, senza mai mostrare segni di ripresa. La sua morte è stata dichiarata dopo meno di 48 ore dall'incidente.

Il ragazzo, prima della drammatica fine, aveva una lunga serie di denunce a suo carico, tra cui rapine, tentata rapina aggravata, resistenza a pubblico ufficiale e altri reati. Il 17enne era già noto alle forze dell'ordine per fughe successive da centri di accoglienza, e la sua posizione legale era attualmente sotto esame da parte della Procura, che valutava anche l'ipotesi di espulsione dall'Italia.

La Procura di Treviso ha aperto un’inchiesta per accertare ogni possibile omissione o responsabilità legata al tragico evento, mentre la comunità resta profondamente scossa da questa tragedia che riporta all'attenzione le difficoltà del sistema di giustizia minorile nel gestire e proteggere i giovani più vulnerabili.

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