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Cronaca
21.08.2025 - 13:05
Foto di repertorio
Un’escursione tra i sentieri dolomitici si è trasformata in un’avventura ad alta tensione per un padre 49enne e sua figlia di 17 anni, turisti francesi rimasti bloccati nel tardo pomeriggio di mercoledì 20 agosto nella zona di Forcella della Stia, al confine tra i comuni di Falcade e Canale d’Agordo.
La coppia si è trovata impossibilitata a proseguire il cammino verso Gares, dopo aver affrontato un sentiero chiuso in Val Focobon e aver cercato un’alternativa passando per la forcella. Tuttavia, la nebbia fitta e la vegetazione invadente hanno reso il percorso impraticabile e disorientante.
Il Soccorso Alpino della Val Biois è stato allertato nel tardo pomeriggio e ha inizialmente cercato di guidare telefonicamente i due escursionisti sulla giusta via. Nonostante l’intervento della Centrale operativa del 118 e l’esperienza dei soccorritori, l’orientamento era compromesso al punto da rendere necessaria un'azione sul campo.
Una squadra è partita a bordo di un fuoristrada fino a Malga Stia, da dove ha proseguito a piedi nella direzione dei due escursionisti. Una volta localizzati, il padre e la figlia sono stati accompagnati in sicurezza fino al mezzo di soccorso e poi riportati al piazzale di Capanna Cima Comelle, stanchi ma incolumi.
Sempre nella giornata di mercoledì, intorno alle 14.30, un’altra chiamata d’emergenza è arrivata per una ventenne escursionista della Repubblica Ceca, colta da febbre e malessere mentre si trovava in tenda con il compagno nei pressi del Rifugio Scotter, a San Vito di Cadore.
Il Soccorso Alpino locale è intervenuto rapidamente, raggiungendo la giovane in jeep e accompagnandola fino al rendez-vous con l’ambulanza, per gli accertamenti sanitari.
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