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Febbri tropicali
26.08.2025 - 12:50
Foto di repertorio
La chikungunya torna a preoccupare nel Veronese. Negli ultimi giorni sono stati segnalati nuovi casi autoctoni nel territorio di Sant’Ambrogio di Valpolicella, portando a dieci il numero totale di persone contagiate dall’inizio del focolaio: sette confermate e tre considerate probabili. Tutti i pazienti, fortunatamente, si trovano a domicilio e le loro condizioni di salute sono buone.
Secondo quanto comunicato dalla Direzione Prevenzione della Regione Veneto, i nuovi casi non hanno collegamenti diretti con le aree già interessate in passato, come Parona, che erano state sottoposte a interventi straordinari di disinfestazione.
Per contenere la diffusione del virus, la Regione ha deciso di intensificare le misure preventive. Tra queste, trattamenti mirati per eliminare le zanzare adulte e le larve, con estensione delle aree di intervento non solo nei Comuni già colpiti, ma anche in quelli considerati a rischio. Saranno coinvolti i sindaci locali, rafforzati i controlli nei luoghi di aggregazione e posizionate trappole per monitorare la presenza degli insetti.
Inoltre, sarà promossa una campagna di informazione alla popolazione, ai medici di base e ai pediatri, per ricordare le semplici precauzioni quotidiane: usare repellenti cutanei, installare zanzariere e rimuovere l’acqua stagnante dove le zanzare possono riprodursi. Gli esperti sottolineano che la chikungunya non si trasmette da persona a persona, ma solo attraverso le punture delle zanzare Aedes infette.
Per chi desidera aggiornamenti costanti sul focolaio in Veneto e in Italia, i bollettini settimanali sono disponibili sul sito della Regione Veneto, mentre la dashboard nazionale Arbovirosi permette di monitorare i dati aggiornati sul virus.
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