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Cronaca

Concorrenza sleale e furto di dati: maxi sequestro alla Incomac di Montebelluna

L’ex dipendente Diego Volpato condannato in primo grado

guardia di finanza

Foto di repertorio

Un importante provvedimento giudiziario scuote il mondo dell’industria veneta specializzata nell’essiccazione del legno. Il Tribunale di Treviso ha disposto un sequestro massiccio di dati informatici e documentazione aziendale presso la sede della Incomac di Montebelluna, nell’ambito di una causa civile per concorrenza sleale promossa dalla Big On Dry di Loria.

L’azione fa seguito alla condanna penale in primo grado inflitta a Diego Volpato, ex dipendente della Big On Dry, ritenuto colpevole di aver sottratto e trasferito alla società concorrente dati riservati, progetti tecnici e documenti strategici durante il periodo in cui lavorava ancora per l’azienda di Loria. La pena inflitta al termine del procedimento penale è di due anni e nove mesi di reclusione.

Il sequestro informatico
La scorsa settimana, su ordine del presidente del Tribunale, un team composto da responsabili giudiziari, consulenti informatici e custodi nominati ha effettuato una copia integrale degli archivi digitali di Incomac, limitatamente al periodo ritenuto sospetto, dal 2019 in avanti.

Tra il materiale acquisito:

  • registri IVA e fatture

  • configuratori tecnici e offerte commerciali

  • elenchi clienti e corrispondenza e-mail aziendale

  • dati relativi alle commesse e ai contatti seguiti da Volpato

  • una scheda SIM e altre prove documentali

La Procura contesta che, pur lavorando ancora per la Big On Dry, Volpato avrebbe favorito la crescita di Incomac utilizzando il know-how e i dati riservati della sua ex azienda. Secondo l’accusa, l'incremento delle commesse ottenute da Incomac proprio nelle aree presidiate da Big On Dry sarebbe frutto di un trasferimento illecito di informazioni aziendali sensibili.

La battaglia legale
Il sequestro rientra in una causa civile milionaria avviata dall’avvocato Silvia Viaro per conto di Big On Dry, dopo il successo nel procedimento penale curato dall’avvocato Laura Bortolamei. L’azienda di Loria accusa la concorrente di aver beneficiato direttamente delle azioni dell’ex dipendente, parlando di un danno economico superiore ai 6 milioni di euro.

La prossima udienza è fissata per metà settembre, quando il tribunale entrerà nel merito della responsabilità civile e dei risarcimenti.

Le prove chiave
Tra gli elementi più pesanti a carico di Volpato, anche quanto rinvenuto nel corso di una perquisizione domiciliare: pen drive contenenti dati aziendali di Big On Dry, un computer, un cellulare e persino l’agenda clienti della ex società, che secondo gli inquirenti sarebbe stata utilizzata per orientare vecchi clienti verso Incomac.

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