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Cronaca
27.08.2025 - 11:28
Elisoccorso
Una scelta azzardata, un sentiero sottovalutato e l’intervento provvidenziale dei soccorritori. È quanto accaduto nel pomeriggio di lunedì 26 agosto a un giovane escursionista padovano, 27 anni, residente a Ospedaletto Euganeo, rimasto bloccato sulla Ferrata Guzzella, lungo le pendici del Monte Grappa, nel Trevigiano.
Il ragazzo, dopo aver raggiunto Cima Grappa a piedi partendo da San Liberale in compagnia di un amico, ha deciso di proseguire da solo per tornare all’auto e recuperare il compagno, provato dalla fatica. Affidandosi a indicazioni trovate in rete, ha scelto un percorso di rientro apparentemente più rapido, senza sapere di trovarsi su un itinerario attrezzato e impegnativo, adatto solo a escursionisti dotati di kit da ferrata e casco.
L’inesperienza e la mancanza di equipaggiamento hanno presto lasciato spazio alla paura. Dopo pochi metri lungo la Ferrata Guzzella, il giovane si è bloccato, sopraffatto dal panico e dall’esposizione del tracciato. Alle 17.15 è scattata la richiesta di aiuto.
L’elisoccorso di Treviso si è alzato in volo ma, a causa delle nubi basse, non è riuscito ad avvicinarsi alla zona dell’intervento, atterrando temporaneamente a Fietta. Vista l’impossibilità di operare dall’alto, è entrata in azione una squadra del Soccorso Alpino della Pedemontana del Grappa, che ha raggiunto in jeep una strada di servizio a mezza costa.
Da lì i tecnici hanno risalito a piedi per circa 150 metri il tratto attrezzato, raggiungendo il giovane escursionista. Dopo averlo messo in sicurezza con imbrago e corda, lo hanno aiutato a scendere fino alla base della ferrata, dove è stato preso in carico e accompagnato nuovamente in quota per recuperare anche l’amico.
Entrambi sono poi stati riaccompagnati al punto di partenza, sani e salvi. Una disavventura a lieto fine, che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia.
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