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Sgomberata una palazzina occupata abusivamente: degrado e casi di scabbia a due passi dalla stazione

Blitz della Polizia in via Sarpi, a Padova: all’interno otto occupanti in condizioni igieniche estreme

Sgomberata una palazzina occupata abusivamente: degrado e casi di scabbia a due passi dalla stazione

Foto di repertorio

Era diventata un rifugio abusivo, in condizioni sanitarie al limite della sopravvivenza, la palazzina abbandonata di via Sarpi, a ridosso dello scalo ferroviario. Venerdì 29 agosto, all’alba, gli agenti delle Volanti della Questura hanno eseguito uno sgombero dell’edificio dopo giorni di monitoraggio, culminati con l'accertamento della manomissione dell’ingresso e dell'occupazione abusiva da parte di un gruppo di persone, tutte prive di documenti validi.

L’immobile, appartenente a una ditta padovana, era stato sigillato con assi di legno, ma i poliziotti avevano notato la forzatura degli accessi e movimenti sospetti. Quando gli agenti sono entrati, hanno trovato otto persone – sette stranieri e un italiano – che avevano trasformato lo stabile in un ricovero di fortuna.

Un degrado inimmaginabile

All’interno della palazzina, disposta su tre livelli, la scena che si è presentata agli occhi degli agenti è stata descritta come “insostenibile”: giacigli improvvisati, rifiuti ovunque, indumenti sporchi, bottiglie piene di urina, avanzi di cibo, escrementi e sporcizia di ogni tipo. Un ambiente malsano, in cui si è anche riscontrata la presenza di scabbia tra alcuni degli occupanti, confermando l’assoluta emergenza igienico-sanitaria.

Le identificazioni e le denunce

I fermati sono stati accompagnati in Questura e, tramite i riscontri in banca dati e accertamenti AFIS, sono stati identificati:

  • Un 50enne marocchino, irregolare in Italia da prima del 1998, con numerosi precedenti penali tra cui droga, armi e furti. Più volte incarcerato tra il 2004 e il 2021.

  • Un 33enne marocchino, entrato clandestinamente nel 2007, con precedenti per rapina e droga. Non ha rispettato un ordine di espulsione emesso a gennaio.

  • Due fratelli marocchini, di 28 e 45 anni, entrambi irregolari. Il più anziano, in Italia dal 1997, aveva presentato una richiesta di protezione internazionale respinta per manifesta infondatezza.

  • Un 52enne marocchino, segnalato per la prima volta nel 2022 a Chioggia.

  • Un 40enne algerino, già destinatario di ordine di espulsione dieci giorni prima.

  • Un 33enne egiziano, rientrato illegalmente in Italia dopo un respingimento, attualmente in attesa dell’esito di una nuova richiesta di asilo.

  • Un italiano, originario della provincia di Padova, già noto per porto abusivo d’armi e destinatario di un foglio di via. Verrà denunciato per la sua presenza irregolare in città.

Provvedimenti e ostacoli sanitari

Due stranieri – il marocchino 50enne e l’algerino 40enne – sono stati accompagnati al Cpr di Gradisca d’Isonzo, in attesa del rimpatrio. Per gli altri sei, tutti affetti da scabbia, non è stato possibile il trasferimento nei centri di permanenza per motivi sanitari. Sono stati denunciati per immigrazione clandestina e violazione di precedenti ordini di espulsione, ricevendo un nuovo ordine del questore a lasciare il territorio nazionale entro sette giorni.

La proprietà denuncia l’occupazione

Immediatamente contattata, la proprietà dello stabile – una società con sede a Padova – ha presentato querela per occupazione aggravata e ha già provveduto alla rimozione dei giacigli e al ripristino delle protezioni all’ingresso. Gli occupanti sono stati denunciati in concorso per invasione di edifici e occupazione arbitraria, in base alle norme previste dal Decreto Sicurezza.

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