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Cronaca
01.09.2025 - 10:15
Foto di repertorio
Era diventata un rifugio abusivo, in condizioni sanitarie al limite della sopravvivenza, la palazzina abbandonata di via Sarpi, a ridosso dello scalo ferroviario. Venerdì 29 agosto, all’alba, gli agenti delle Volanti della Questura hanno eseguito uno sgombero dell’edificio dopo giorni di monitoraggio, culminati con l'accertamento della manomissione dell’ingresso e dell'occupazione abusiva da parte di un gruppo di persone, tutte prive di documenti validi.
L’immobile, appartenente a una ditta padovana, era stato sigillato con assi di legno, ma i poliziotti avevano notato la forzatura degli accessi e movimenti sospetti. Quando gli agenti sono entrati, hanno trovato otto persone – sette stranieri e un italiano – che avevano trasformato lo stabile in un ricovero di fortuna.
All’interno della palazzina, disposta su tre livelli, la scena che si è presentata agli occhi degli agenti è stata descritta come “insostenibile”: giacigli improvvisati, rifiuti ovunque, indumenti sporchi, bottiglie piene di urina, avanzi di cibo, escrementi e sporcizia di ogni tipo. Un ambiente malsano, in cui si è anche riscontrata la presenza di scabbia tra alcuni degli occupanti, confermando l’assoluta emergenza igienico-sanitaria.
I fermati sono stati accompagnati in Questura e, tramite i riscontri in banca dati e accertamenti AFIS, sono stati identificati:
Un 50enne marocchino, irregolare in Italia da prima del 1998, con numerosi precedenti penali tra cui droga, armi e furti. Più volte incarcerato tra il 2004 e il 2021.
Un 33enne marocchino, entrato clandestinamente nel 2007, con precedenti per rapina e droga. Non ha rispettato un ordine di espulsione emesso a gennaio.
Due fratelli marocchini, di 28 e 45 anni, entrambi irregolari. Il più anziano, in Italia dal 1997, aveva presentato una richiesta di protezione internazionale respinta per manifesta infondatezza.
Un 52enne marocchino, segnalato per la prima volta nel 2022 a Chioggia.
Un 40enne algerino, già destinatario di ordine di espulsione dieci giorni prima.
Un 33enne egiziano, rientrato illegalmente in Italia dopo un respingimento, attualmente in attesa dell’esito di una nuova richiesta di asilo.
Un italiano, originario della provincia di Padova, già noto per porto abusivo d’armi e destinatario di un foglio di via. Verrà denunciato per la sua presenza irregolare in città.
Due stranieri – il marocchino 50enne e l’algerino 40enne – sono stati accompagnati al Cpr di Gradisca d’Isonzo, in attesa del rimpatrio. Per gli altri sei, tutti affetti da scabbia, non è stato possibile il trasferimento nei centri di permanenza per motivi sanitari. Sono stati denunciati per immigrazione clandestina e violazione di precedenti ordini di espulsione, ricevendo un nuovo ordine del questore a lasciare il territorio nazionale entro sette giorni.
Immediatamente contattata, la proprietà dello stabile – una società con sede a Padova – ha presentato querela per occupazione aggravata e ha già provveduto alla rimozione dei giacigli e al ripristino delle protezioni all’ingresso. Gli occupanti sono stati denunciati in concorso per invasione di edifici e occupazione arbitraria, in base alle norme previste dal Decreto Sicurezza.
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