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Cronaca
02.09.2025 - 10:52
Foto di repertorio
Nell’ambito di un’indagine condotta dai Carabinieri del Nucleo Tutela Agroalimentare di Verona e Firenze, è stato sequestrato un ingente quantitativo di miele – 2,8 tonnellate – etichettato falsamente come biologico. La maxi operazione ha portato alla denuncia del rappresentante legale di un’azienda italiana e di un’impiegata di una società rumena, entrambi accusati di frode nell’esercizio del commercio e di introduzione e vendita di prodotti con segni falsi.
Le indagini hanno rivelato che il miele, di origine convenzionale e prodotto dalla ditta rumena, veniva importato in Italia e commercializzato come biologico senza la documentazione ufficiale richiesta. Nel solo periodo tra il 2024 e il 2025, risultano venduti al consumatore finale oltre 750 kg di prodotto contraffatto. Il miele era infatti etichettato in Romania da un collaboratore dell’imprenditore, con indicazioni di certificazioni biologiche false, in particolare la certificazione Agreco, valida in Romania.
Il caso ha evidenziato una violazione grave delle norme europee sull’agricoltura biologica. Per l’azienda rumena è scattata l’esclusione dal sistema nazionale di certificazione biologica, con segnalazione alle autorità rumene competenti.
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