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Cronaca
04.09.2025 - 11:21
Foto di repertorio
Una sentenza che potrebbe aprire un importante dibattito sul rapporto tra consumo di sostanze stupefacenti e guida. Il giudice di pace di Treviso ha sospeso l’efficacia di un provvedimento che aveva revocato la patente a un automobilista trovato positivo a tracce di marijuana nel sangue, rilevate dopo un lieve incidente stradale.
L’uomo, quarantenne, era stato sottoposto alla sospensione in base alle nuove norme del Codice della Strada, che prevedono la revoca del titolo di guida anche in caso di consumo di droghe nei giorni precedenti il controllo. Nel caso specifico, tuttavia, il consumo di cannabis risaliva a tre giorni prima del sinistro.
L’avvocato difensore del conducente, Fabio Amadio, ha impugnato il provvedimento e presentato un ricorso alla Corte Costituzionale. Il giudice, valutando il ricorso e prendendo atto della questione sollevata, ha deciso di sospendere la sospensione della patente in attesa della decisione della Consulta.
Va ricordato che una circolare congiunta dei Ministeri dell’Interno e della Salute aveva già chiarito che la sanzione per guida sotto l’effetto di droghe deve basarsi su una reale “correlazione temporale” tra assunzione e guida, ovvero su una condizione di alterazione che comprometta la capacità di guida.
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