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Aggressione razziale

Coppia di turisti ebrei insultata e malmenata a Venezia, dura condanna del governatore Zaia

I due visitatori presi di mira da un gruppo di nordafricani, subito fermati ed espulsi. Il presidente della Regione: “La città non può tradire la sua storia di dialogo e accoglienza”

Il governatore Luca Zaia

Il governatore Luca Zaia

Un episodio di violenza a sfondo religioso ha scosso ieri la città lagunare: una coppia di turisti ebrei è stata aggredita da un gruppo di stranieri nei pressi del centro storico. L’intervento rapido delle forze dell’ordine ha portato al fermo dei responsabili, che sono stati immediatamente accompagnati fuori dal territorio nazionale.

La notizia ha suscitato sdegno e preoccupazione, in particolare per l’immagine di Venezia, da sempre considerata un crocevia di culture e religioni. “In una città che ha fatto della convivenza e del dialogo la sua identità, questo episodio è un vero oltraggio – ha commentato il presidente del Veneto, Luca Zaia –. Non è accettabile che chi viene qui per ammirare la bellezza e respirare la cultura diventi vittima di odio e intolleranza”.

Il governatore ha ricordato come la storia millenaria della Serenissima sia legata alla pace e agli scambi tra popoli: “Venezia non è mai stata un confine che divide, ma un ponte che unisce. Qui non c’è spazio per la discriminazione o la violenza, i nostri valori sono chiari e parlano di apertura e rispetto reciproco”.

Un messaggio che risuona forte non solo in Laguna ma in tutto il Veneto, regione che, secondo Zaia, deve continuare a difendere la propria tradizione di accoglienza e di incontro tra mondi diversi.

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