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Aggressione a Venezia

Due turisti ebrei picchiati in centro, Brugnaro condanna con fermezza l'accaduto

Il sindaco di Venezia ribadisce che la città deve restare un luogo di accoglienza e sicurezza, annuncia controlli rafforzati e manifesta vicinanza alla comunità ebraica

brugnaro

Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro

Momenti di tensione a Venezia, dove due cittadini statunitensi di religione ebraica sono stati aggrediti in centro storico. L’episodio, avvenuto nei giorni scorsi, ha scosso residenti e visitatori, suscitando la condanna del sindaco Luigi Brugnaro.

“Venezia è e deve continuare a essere una città aperta e accogliente, fondata sul rispetto reciproco – ha dichiarato il primo cittadino –. L’aggressione subita da questi turisti è un fatto grave e inaccettabile”.

Brugnaro ha ricordato come la storia millenaria della Serenissima sia sempre stata intrecciata a culture e religioni diverse, dal Ghetto ebraico fino alle comunità provenienti da ogni parte del mondo. “Non possiamo permettere che gesti di odio intacchino il nostro patrimonio di convivenza. Diciamo no all’antisemitismo e a qualsiasi altra forma di discriminazione”.

Sul fronte della sicurezza, il sindaco ha annunciato un coordinamento ancora più stretto tra le forze dell’ordine, ringraziate per il pronto intervento, e un utilizzo intensivo delle telecamere di sorveglianza già diffuse in tutta la città. L’obiettivo è garantire la massima tutela sia ai residenti sia ai milioni di visitatori che ogni anno scelgono Venezia.

“Esprimo la mia piena solidarietà alle persone coinvolte e alla comunità ebraica – ha concluso Brugnaro –. Venezia non tollererà mai alcuna forma di odio. La nostra città sarà e resterà un luogo di pace, libero e sicuro per tutti”.

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