Scopri tutti gli eventi
Cronaca
23.09.2025 - 16:31
Foto di repertorio
La Corte di Cassazione ha confermato la sanzione da 60mila euro inflitta dalla Consob ad Andrea Monorchio, ex vicepresidente della Banca Popolare di Vicenza, a partire dal 2011, per gravi omissioni informative nei prospetti degli aumenti di capitale del 2014. La decisione riguarda il crac delle due banche venete, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, che nel 2017 sono state liquidate, causando danni a decine di migliaia di investitori e creditori.
La delibera dell'Autorità di vigilanza ha contestato a Monorchio e alla banca la mancata inclusione di informazioni cruciali per gli investitori, relative alla determinazione del prezzo delle azioni, ai finanziamenti strumentali necessari per la sottoscrizione e alle operazioni di compravendita dei titoli. Gli aumenti di capitale oggetto della disputa riguardano una proposta di offerta in opzione per circa 607 milioni di euro e una successiva emissione rivolta a non soci, per un totale di 300 milioni, entrambi risalenti al 2014.
La Corte di Cassazione ha confermato che la fondatezza delle contestazioni emerge chiaramente dalla lettura dei prospetti 2014, che non presentavano in modo corretto la combinazione dei modelli valutativi adottati dalla banca. Inoltre, il fenomeno del “capitale finanziato” e dei “finanziamenti correlati” è stato evidenziato dai controlli ispettivi, con la banca che aveva riconosciuto una dimensione significativa del fenomeno nella sua relazione semestrale al 30 giugno 2015, pari a 974,9 milioni di euro.
I giudici hanno inoltre sottolineato che il fenomeno in questione era “conoscibile” o comunque “conoscibile” da parte dei dirigenti bancari, dato che erano emerse evidenti anomalie operative riscontrabili nella documentazione relativa ai fidi bancari, parte integrante dei verbali del Consiglio di Amministrazione. Queste anomalie, a detta della Cassazione, avrebbero dovuto essere correttamente comunicate agli investitori, evitando così il danno che ha travolto molti risparmiatori.
Il caso delle due banche venete, la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, è diventato uno degli esempi più clamorosi del fallimento di un sistema bancario che ha lasciato dietro di sé numerosi danni economici e sociali. La liquidazione delle due banche nel 2017 ha avuto un impatto devastante su una moltitudine di risparmiatori, che si sono visti annullare i propri investimenti.
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516