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Vicenza, scoperta discarica abusiva in un terreno privato: tre denunce

Rifiuti edili, rottami, elettrodomestici e materiali pericolosi abbandonati accanto a un edificio fatiscente. Area sequestrata dalla Polizia Locale

Vicenza, scoperta discarica abusiva in un terreno privato: tre denunce

Foto di repertorio

Una discarica abusiva a cielo aperto è stata scoperta in un terreno privato lungo viale Diaz, dove agenti della Polizia Locale e funzionari comunali hanno rinvenuto un vasto accumulo di rifiuti edili, materiali plastici e metallici, mobili dismessi, rottami di veicoli, elettrodomestici e perfino un cassone scarrabile colmo di scarti ancora da ispezionare. Il sito, adiacente a un edificio abbandonato, è stato posto sotto sequestro, e i tre proprietari — uomini di 36, 49 e 54 anni — sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per gestione illecita di rifiuti e violazione delle norme del Codice Ambientale.

La segnalazione partita da Legambiente

A segnalare per prima la situazione è stata Legambiente, durante l’iniziativa “Puliamo il mondo”. L’associazione ha riferito la presenza sospetta di accumuli di materiali, spingendo così l’assessore comunale all’Ambiente, Sara Baldinato, ad attivare immediatamente i controlli. «Una collaborazione preziosa — ha commentato l’assessore — che ha permesso di far emergere un caso grave di spregio delle norme ambientali. Ringrazio Legambiente, la Polizia Locale ambientale e gli uffici comunali per l’intervento tempestivo».

Sopralluogo e rilievi

Il personale del settore Polizia urbana sanitaria ed ecologica, insieme all’Ufficio Ambiente del Comune, ha documentato una situazione critica: tra la vegetazione spontanea e le rovine dell’edificio fatiscente, i rifiuti erano accatastati senza alcuna precauzione, con possibili rischi anche di tipo sanitario e ambientale.

Visti i materiali rinvenuti — tra cui isolanti, scarti edili e rottami ferrosi — è stato richiesto l’intervento di Arpav per una valutazione più approfondita della pericolosità dell’area. L’intera proprietà è ora sotto sequestro in attesa degli accertamenti della magistratura.

Le accuse

I tre proprietari, identificati dalla Polizia Locale, sono accusati di gestione non autorizzata di rifiuti e altre violazioni legate al trattamento e allo smaltimento degli stessi. 

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