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Vendemmia e lavoro nero nella Marca: scoperti 14 braccianti irregolari, tra cui un minorenne

Controlli della Guardia di Finanza di Treviso nelle aziende agricole: emersi casi di sfruttamento, lavoratori senza permesso e violazioni alle norme sul lavoro

Vendemmia e lavoro nero nella Marca: scoperti 14 braccianti irregolari, tra cui un minorenne

Foto di repertorio

La stagione della vendemmia si apre con un nuovo allarme: sfruttamento della manodopera. Nei giorni scorsi, i militari della Guardia di Finanza di Treviso hanno eseguito controlli mirati in diverse aziende agricole della Marca, riscontrando gravi irregolarità nell’impiego dei lavoratori. Il bilancio è preoccupante: 14 braccianti irregolari, di cui 13 “in nero”, tra cui anche un minorenne.

Le verifiche, parte delle attività di polizia economico-finanziaria contro il lavoro sommerso, si sono concentrate sui vigneti impegnati nella raccolta dell’uva. In uno dei casi più gravi, tre lavoratori di nazionalità bengalese, senza permesso di soggiorno per motivi di lavoro, sono stati sorpresi mentre operavano in un fondo agricolo. I tre erano stati “reclutati” da una società di servizi gestita da un cittadino pakistano, alla quale erano stati subappaltati i lavori di vendemmia.

Il titolare della società è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Treviso per impiego illecito di manodopera extracomunitaria priva di titolo per lavorare in Italia. Sono inoltre scattate sanzioni amministrative di particolare entità e diffide per il recupero delle somme evase, tra contributi previdenziali, assicurativi e compensi non corrisposti.

Alcune posizioni restano al vaglio degli investigatori, poiché le situazioni riscontrate si sono rivelate complesse, richiedendo un’analisi più approfondita della documentazione contabile ed extracontabile acquisita nel corso delle ispezioni. Da tali materiali sono già emersi elementi che fanno presumere ulteriori violazioni sia in ambito fiscale che giuslavoristico.

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