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Cronaca
10.10.2025 - 12:48
Immagine di repertorio
Un pensionato del comune veneziano è stato vittima della sempre più diffusa truffa del falso sms bancario, un raggiro che ha svuotato il suo conto corrente di ben 40 mila euro. L’uomo, S.P., si è rivolto ad Adico (Associazione Difesa Consumatori), che ora chiede a Mediobanca il rimborso totale della somma sottratta, sostenendo che la banca avrebbe avuto il tempo e i mezzi per bloccare il bonifico truffaldino.
Il fatto risale alla fine di settembre. Tutto comincia con un sms apparentemente inviato da Mediobanca, che avvisa il cliente di un bonifico sospetto da 3.000 euro. Il messaggio invita a contattare un numero – con prefisso milanese – nel caso la richiesta non fosse sua. Il pensionato chiama, e dall’altra parte della linea risponde un sedicente operatore, con tanto di nome, cognome e codice identificativo. L’uomo si mostra preparato, conosce diversi dati personali e lo rassicura, al punto da proporgli addirittura un incontro nella filiale di Mestre.
Il pensionato comincia ad avere qualche dubbio e chiede di essere richiamato da un numero ufficiale. Il truffatore esegue la richiesta, probabilmente attraverso sistemi di falsificazione del numero chiamante (spoofing), e la comunicazione prosegue. Poco dopo, nuovi sms informano l’uomo dell’esecuzione di un bonifico da 39 mila euro.
Solo allora, in preda al panico, contatta direttamente Mediobanca: è ormai troppo tardi. Il conto viene bloccato, ma essendo già oltre le 19, il bonifico ordinario non può essere fermato e – secondo quanto denuncia Adico – non viene bloccato neanche il giorno seguente, quando teoricamente sarebbe stato ancora possibile intervenire.
“Il raggiro è stato estremamente sofisticato e difficile da individuare per una persona non esperta – spiega Carlo Garofolini dell’Ufficio Stampa Adico. A nostro avviso non c’è dolo né colpa grave da parte della vittima, che ha agito con cautela e ha avvertito la banca subito dopo essersi accorto della truffa. Inoltre, esaminando la documentazione, riteniamo che ci fossero i margini per bloccare il bonifico. Ora chiediamo che la banca rimborsi per intero il nostro assistito, che ha perso tutti i suoi risparmi.”
La vicenda ha gettato nella disperazione il pensionato, che si è visto privare in pochi minuti dei risparmi di una vita. Il caso riapre il dibattito sulla sicurezza digitale dei conti bancari e sull’urgenza di strumenti più efficaci per intercettare tempestivamente operazioni sospette, prima che sia troppo tardi.
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