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Cronaca
14.10.2025 - 10:05
Foto di repertorio
Tre carabinieri, tra cui due appartenenti al Comando Provinciale di Padova e un ufficiale del Battaglione Mobile di Mestre, hanno perso la vita in un tragico episodio avvenuto a Castel d’Azzano, nel veronese. Durante un’operazione di sgombero in un casolare, uno degli occupanti ha fatto esplodere un ordigno artigianale, provocando il crollo dell’edificio a due piani.
Le vittime sono il Brigadiere Capo Valerio Daprà e il Carabiniere Scelto Davide Bernardello, entrambi in servizio presso il Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Padova, e il Luogotenente Marco Piffari, comandante della Squadra Operativa di Supporto del Battaglione Mobile di Mestre.
Il Luogotenente Marco Piffari, nato il 4 febbraio 1969, viveva in provincia di Padova. Era arruolato nell’Arma dal 1987. Separato, era in servizio in una delle unità operative più impegnative del territorio.
Il Brigadiere Capo Valerio Daprà, originario di Brescia, classe 1969, conviveva ed era padre di un figlio. Arruolato nel 1988, prestava servizio nell’Aliquota di Primo Intervento del NOR di Padova.
Il Carabiniere Scelto Davide Bernardello, nato a Camposampiero nel 1989 e celibe, era in servizio presso lo stesso reparto dal 2014.
L’esplosione ha causato anche 13 feriti tra le forze dell’ordine e il personale sanitario del SUEM, intervenuti sul posto. Il casolare è stato completamente distrutto e avvolto dalle fiamme: le operazioni di messa in sicurezza sono proseguite per ore.
Secondo le prime ricostruzioni, all’interno dell’abitazione si trovavano tre fratelli. Una donna, rimasta ferita nell’esplosione, è sospettata di aver innescato l’ordigno. Sulla vicenda indaga la Procura, che ha aperto un’inchiesta per chiarire le responsabilità.
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