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Truffa automobilistica
14.10.2025 - 15:18
Foto di repertorio
La Polizia Stradale di Treviso ha scoperto una rete di truffatori che vendeva auto usate spacciandole per quasi nuove, dopo averne manomesso i contachilometri. Tredici persone, di diversa nazionalità, sono state denunciate per truffa e falso a danno di 26 acquirenti veneti, ignari di aver comprato veicoli “truccati”.
L’indagine è partita da un controllo in un’agenzia di pratiche auto del Trevigiano, dove il nome di un cittadino dominicano — già noto alle forze dell’ordine — compariva con sospetta frequenza. Seguendo la pista, gli investigatori hanno scoperto un sistema ben strutturato: il dominicano si avvaleva della collaborazione di un informatico esperto nel manipolare le centraline elettroniche e di alcuni rivenditori della provincia di Treviso e delle zone limitrofe.
Le auto “da ringiovanire” venivano scelte tra quelle con piccoli difetti, facili da nascondere con modesti interventi estetici o meccanici. Dopo la riduzione del chilometraggio, i veicoli venivano sottoposti a revisione per rendere coerenti i dati del tachimetro con quelli registrati online dalla Motorizzazione civile. A quel punto, i mezzi risultavano perfettamente “in regola” e venivano rivenduti attraverso annunci sui principali portali web a prezzi molto allettanti.
Tra i casi più clamorosi, quello di un’Audi A6 che da oltre 409mila chilometri risultava improvvisamente “ringiovanita” a 127mila. Secondo le stime della Polizia Stradale, l’organizzatore avrebbe guadagnato circa 80mila euro illecitamente, alterando complessivamente oltre due milioni e mezzo di chilometri — una media di quasi 100mila per ogni veicolo venduto.
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