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Aggiornamento sanitario
14.10.2025 - 15:58
Ospedale Borgo Trento Verona
Una notte di paura quella di martedì 14 ottobre a Castel d’Azzano, dove una palazzina è esplosa nelle prime ore del mattino. Tre feriti gravi sono attualmente ricoverati in prognosi riservata all’ospedale di Borgo Trento, di cui due in Terapia Intensiva intubati e uno al Centro grandi ustionati, mentre altri pazienti ricevono cure negli ospedali cittadini e della provincia.
In totale, sono 25 le persone trasportate dal Suem 118 negli ospedali della zona: 17 tra Borgo Trento e Borgo Roma, 2 a Negrar e 6 a Villafranca. All’ospedale di Borgo Roma sono arrivati otto pazienti, la maggior parte con problemi al volto e all’orecchio, che saranno dimessi nel corso della giornata. Nelle celle dell’obitorio di Borgo Roma sono conservate le salme dei tre Carabinieri rimasti vittime del crollo.
I feriti presentano ustioni al collo e al volto, traumi al volto e acufeni da scoppio, oltre a contusioni dovute alla violenza dell’esplosione. Il protocollo di maxiemergenza dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona è scattato subito dopo il fatto, mobilitando sul posto un’auto medica, ambulanze e personale specializzato.
La direttrice sanitaria Matilde Carlucci ha espresso cordoglio per le vittime e vicinanza alle famiglie dei feriti: «I nostri sanitari sono stati già sul posto prima dell’esplosione per supportare le Forze dell’Ordine. Abbiamo gestito l’arrivo dei pazienti, dedicando le strutture specialistiche per i casi più gravi e distribuendo gli altri negli ospedali della provincia».
Il dott. Ciro Paolillo, direttore del Pronto Soccorso di Borgo Trento, ha aggiunto: «I tre pazienti più gravi sono trattati dai nostri chirurghi plastici e rianimatori. Gli altri hanno riportato traumi minori e ustioni. L’impatto emotivo è stato fortissimo: abbiamo già attivato il servizio di supporto psicologico per tutti».
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