Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Cronaca

Caporalato nei cantieri pubblici, perquisizioni anche a Rovigo: 5 indagati nell’operazione “Stella Verde”

Maxi blitz della Guardia di Finanza in otto regioni.

Caporalato nei cantieri pubblici, perquisizioni anche a Rovigo: 5 indagati nell’operazione “Stella Verde”

Foto di repertorio

C’è anche il Polesine tra i territori coinvolti nell’ampia operazione della Guardia di Finanza che ha portato all’individuazione di un presunto sistema di sfruttamento lavorativo e irregolarità negli appalti pubblici. L’inchiesta, condotta dalla Procura della Repubblica di Biella e denominata “Stella Verde”, ha portato all’esecuzione di 19 perquisizioni in 8 regioni italiane, coinvolgendo 5 persone indagate a vario titolo.

Tra i luoghi sottoposti a controlli, oltre a Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna, Marche, Campania, Basilicata e Calabria, figura anche la provincia di Rovigo, dove i militari delle Fiamme Gialle hanno effettuato perquisizioni mirate presso sedi aziendali e cantieri. Al centro delle indagini vi sarebbero imprese attive nel settore edile, sospettate di aver impiegato manodopera straniera in condizioni di sfruttamento e di aver gestito subappalti non autorizzati in violazione della normativa vigente.

Un’indagine nata da una denuncia dopo un grave infortunio

L’inchiesta ha preso il via in seguito alla denuncia di un operaio di origine maghrebina, rimasto gravemente ferito in un cantiere a Mongrando (Biella) nel dicembre 2024. L’uomo, vittima della subamputazione di un dito durante l’utilizzo di un martello pneumatico, ha raccontato agli investigatori una realtà fatta di turni estenuanti, assenza di protezioni individuali, scarse condizioni igieniche e paghe irregolari, a cui sarebbero stati sottoposti lui e altri lavoratori stranieri, tutti in regola con il permesso di soggiorno.

Le indagini successive avrebbero rivelato un sistema strutturato di caporalato, con gravi violazioni delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e appalti gestiti con modalità illecite. A supportare l’operazione sul territorio veneto è stato il reparto locale della Guardia di Finanza, attivo assieme a oltre 60 militari impiegati in tutto il Paese.

Caporalato, minacce e violenza

Dalle ricostruzioni investigative emerge un quadro inquietante: operai costretti a lavorare senza pause o ferie, impiegati in mansioni pericolose senza tutele, con retribuzioni decise arbitrariamente e minacce rivolte a chiunque protestasse. Al vaglio degli inquirenti anche numerosi subappalti privi delle comunicazioni e autorizzazioni previste dalla legge.

La Procura di Biella ha ribadito che le indagini sono ancora in corso e che valgono le garanzie della presunzione d’innocenza per gli indagati. L’obiettivo è accertare con rigore ogni responsabilità, a tutela del lavoro legale e della concorrenza sana nel settore degli appalti.

Rovigo sorvegliata speciale

L’interesse degli inquirenti per Rovigo e il Veneto non è casuale: il settore edile nella regione, in particolare quello legato alle opere pubbliche, è da tempo sotto osservazione per il rischio di infiltrazioni illecite

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione