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Cronaca

Allarme Chikungunya nel rodigino: confermato caso per un 70enne

Avviata disinfestazione straordinaria nella zona di Rovigo per contenere il rischio di diffusione

Chikungunya in Veneto: 62 casi autoctoni nel Veronese, ma nessun ricovero

Foto di repertorio

Un caso di infezione da virus Chikungunya è stato confermato in un uomo di 70 anni, residente in un’altra regione, che ha trascorso un periodo significativo nelle vicinanze di via Marmolada e viale Porta Po, nel cuore di Rovigo. Fortunatamente, il paziente è ora asintomatico e non presenta più sintomi della malattia.

Le autorità sanitarie locali, tramite il Servizio Igiene e Sanità Pubblica, hanno già attivato misure preventive per contenere la diffusione del virus. È stata avviata una disinfestazione straordinaria nell’area circostante, estendendo l’operazione a un raggio di 300 metri dal luogo di residenza del paziente. Parallelamente, sono stati posizionati appositi trappole di monitoraggio per verificare la presenza di eventuali altri insetti portatori del virus.

In aggiunta, sono state attivate anche misure di sorveglianza sanitaria sui contatti stretti del paziente, inclusi i conviventi, per monitorare l'eventuale comparsa di sintomi. L'epidemia di Chikungunya, trasmessa dalle zanzare tigre (Aedes albopictus), continua a destare preoccupazione, e le autorità invitano la popolazione a seguire le precauzioni per evitare il rischio di diffusione.

Il virus Chikungunya, che provoca febbre alta e dolori articolari, è solitamente di origine tropicale, ma casi autoctoni come quello di Rovigo sono sempre più frequenti in Italia a causa delle condizioni favorevoli per la proliferazione delle zanzare. Il consiglio degli esperti è di prestare attenzione e adottare misure di prevenzione come l'uso di repellenti e l'eliminazione di focolai di acqua stagnante che possono ospitare le larve di zanzara.

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