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Morte di Riccardo Checchin: l'autopsia conferma le cause naturali

L’influencer dell’Alta, noto per la sua popolarità sui social, è stato vittima di un malore

Morte di Riccardo Checchin: l'autopsia conferma le cause naturali

Riccardo Checchin

L’autopsia sul corpo di Riccardo Checchin, l’anziano di 73 anni di Massanzago divenuto famoso sui social per le sue apparizioni spontanee, ha sciolto ogni dubbio sulla sua morte. Il medico legale ha confermato che il decesso dell’uomo, trovato senza vita il 13 ottobre scorso nella sua abitazione a Zeminiana di Massanzago, è avvenuto per cause naturali. La causa del malore, che ha portato alla sua morte, sarebbe legata a un malfunzionamento cardiaco, escludendo ogni ipotesi di omicidio o coinvolgimento di terzi.

Riccardo, conosciuto da tutti come “Ricky”, era una figura emblematica del paese. La sua vita si era intrecciata con quella della comunità locale, dove era diventato una sorta di personaggio pubblico, grazie ai video che alcuni conoscenti avevano iniziato a riprendere con i loro smartphone, senza che lui ne fosse consapevole. I filmati, spesso caratterizzati da espressioni colorite e ironiche, erano diventati virali, trasformandolo in un influencer inconsapevole, amato e apprezzato da tanti.

Negli ultimi anni, Ricky viveva da solo, dopo la separazione dalla moglie e il distacco dai figli. A fargli compagnia era un amico, che si era offerto di accudirlo in cambio di un alloggio. La loro convivenza sembrava essere solida, ma la tragica scoperta del suo corpo il 13 ottobre ha sconvolto tutta Massanzago. L’amico, che condivideva con lui la casa, non ha potuto fare nulla quando ha trovato Ricky ormai senza vita.

I carabinieri, insieme all'autorità giudiziaria, avevano avviato un'indagine per verificare che la morte non fosse dovuta a cause violente, vista anche la notorietà del caso. L'esame autoptico ha escluso ogni sospetto di reato, confermando che il decesso era naturale.

Ricky era una persona che, nonostante le difficoltà della vita, era riuscito a essere un punto di riferimento per tutti. Frequentatore assiduo del bar Centrale di Massanzago, dove scambiava battute e sorrisi con tutti, la sua morte ha lasciato un vuoto nella comunità

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