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Accoltellamento a Bassano, residente di Quinto di Treviso rischia il processo immediato per tentato omicidio

A.Z., 33 anni, in carcere a Venezia dopo l’aggressione a un professore del liceo Brocchi, rifiuta di collaborare con lo psicologo nominato dalla difesa mentre emergono dettagli sul suo difficile passato

La stazione di Bassano del Grappa, dove è avvenuta l'aggressione. Credits nella foto

La stazione di Bassano del Grappa, dove è avvenuta l'aggressione. Credits nella foto

Sembrerebbe confermato il giudizio immediato per un 33enne originario di Quinto di Treviso, accusato di aver accoltellato un docente di 62 anni del liceo Brocchi lo scorso 25 agosto a Bassano. L’uomo, che secondo la difesa soffrirebbe di una forma paranoide collegata a episodi di schizofrenia, resta detenuto nel carcere di Venezia e, per il momento, rifiuta di incontrare lo psicologo incaricato dalla sua difesa.

Il legale, avvocato Enrico Villanova, sta cercando di trovare per lui un posto in comunità, ma la collaborazione con i consulenti è complicata. Al momento, l’intervento dello psicologo del carcere è stato necessario per consentire una valutazione più dettagliata delle sue condizioni di salute mentale.

A.Z. ha un passato segnato da problemi simili: nel 2019 aveva aggredito dei familiari a Quinto di Treviso, episodio che lo aveva portato a un ricovero in una comunità del Feltrino, da cui però si era autodimesso. In passato era stato anche seguito dal Centro di Salute Mentale di Treviso, ma da oltre un anno non era più in contatto con i servizi sanitari e aveva interrotto la terapia.

Dopo l’uscita dalla comunità, l’uomo avrebbe vissuto grazie ai risparmi messi da parte durante il lavoro come manutentore, trovando una stanza a Quarto d’Altino, da cui però si sarebbe poi allontanato, iniziando a vagare per l’Italia fino a giungere a Vicenza, dove ha vissuto in strada. Al momento dell’aggressione a Bassano, secondo il difensore, A.Z. non avrebbe ricordi dell’episodio, compatibili con la patologia di cui soffre.

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