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Dispersi in Nepal

Dispersi due alpinisti italiani sul Panbari, si salva il terzo, un piemontese, grazie a un malore

Il bassanese Stefano Farronato e il milanese Alessandro Caputo bloccati da una bufera in Nepal. L’allarme lanciato dal compagno Valter Perlino, rimasto al campo base perché non stava bene

Il monte Panbari in Nepal

Il monte Panbari in Nepal

Un malore lo ha costretto a fermarsi, ma forse proprio quel problema di salute gli ha salvato la vita. Valter Perlino, 63 anni, alpinista di Pinerolo, è l’unico superstite della spedizione italiana impegnata nella scalata del monte Panbari, vetta di 6.887 metri nel cuore dell’Himalaya. I suoi compagni di cordata, Stefano Farronato di Bassano del Grappa e Alessandro Caputo di Milano, risultano tuttora dispersi.

Sabato scorso i tre avrebbero dovuto lasciare insieme il campo base per tentare l’ascesa finale, ma Perlino, colpito da un malessere, aveva deciso di restare a valle. Quando il tempo è peggiorato improvvisamente, con forti nevicate e vento, l’alpinista piemontese ha perso i contatti con i compagni e ha subito lanciato l’allarme. Le autorità nepalesi lo hanno poi recuperato in elicottero, mentre le ricerche di Farronato e Caputo proseguono a oltre 5.000 metri di quota, in condizioni meteorologiche molto difficili.

Perlino, veterinario e scalatore esperto, non è nuovo a imprese di questo tipo: ha già conquistato l’Everest in solitaria, il Denali in Alaska e il Cho Oyu insieme al cuneese Sebastiano Audisio. Nel 2015 era in Nepal anche durante il devastante terremoto, da cui era uscito illeso.

A Bassano del Grappa cresce l’ansia per le sorti di Stefano Farronato, tecnico forestale molto conosciuto in città e nel vicino Comune di Cassola, dove lavora. «In questo momento siamo vicini alla sua famiglia – ha dichiarato il sindaco Nicola Finco –. Speriamo che, grazie alla loro esperienza, lui e il suo compagno siano riusciti a mettersi al riparo. Tutta Bassano li aspetta al ritorno».

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