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Cronaca
04.11.2025 - 13:41
												Foto di repertorio
È durato poche ore il mistero legato al ritrovamento di uno scheletro umano, rinvenuto ieri pomeriggio lungo la scarpata ferroviaria vicino all’ecocentro comunale di Vigonza, in via Arrigoni, frazione Peraga. Gli oggetti personali trovati accanto ai resti, tra cui un portafoglio con documenti e un paio di scarpe, hanno consentito agli inquirenti di identificare il cadavere: si tratta di un 70enne ex professore di liceo in pensione, scomparso dalla sua abitazione a Isola di Torre il 28 marzo 2023.
La macabra scoperta è avvenuta poco dopo le 12:00 da alcuni operatori di RFI, impegnati nella manutenzione della scarpata lungo i binari della linea Venezia-Milano. Mentre tagliavano l’erba e abbattavano arbusti, gli operai hanno notato alcune ossa parzialmente coperte dal fogliame. Dopo un primo controllo per escludere resti animali, è emerso che si trattava di ossa umane, facendo scattare immediatamente l’allarme.
Sul luogo sono intervenuti i vigili del fuoco di Padova, i tecnici di RFI e la squadra scientifica della polizia, che hanno esaminato le ossa sul posto, prima di trasferirle all’Istituto di Medicina Legale per ulteriori accertamenti. L’area è stata interdetta fino alle 15:30, al termine delle operazioni. Secondo fonti investigative, alcune fratture rinvenute sui resti potrebbero essere compatibili sia con una caduta dalla scarpata sia con un eventuale impatto con il treno. Non è ancora chiaro se si tratti di un incidente o di un gesto volontario.
Tra le prime ipotesi circolate, quella che i resti appartenessero a Isabella Noventa è stata rapidamente scartata: lo scheletro apparteneva a un uomo. Grazie al portafoglio e ad altri effetti personali, i parenti hanno potuto riconoscere l’ex docente, affetto da alcune patologie e scomparso in stato confusionale. L’uomo era noto per la sua abitudine a lunghe passeggiate e probabilmente aveva percorso diversi chilometri fino a raggiungere la zona di Vigonza.
Dopo l’allontanamento dalla sua abitazione alle 11:30 del 28 marzo 2023, la famiglia aveva immediatamente segnalato la scomparsa ai carabinieri di Cadoneghe. Le ricerche si erano protratte per giorni, con numerosi appelli sui social, la collaborazione della trasmissione “Chi l’ha visto?” e il supporto dell’Associazione Penelope, che assiste le famiglie dei scomparsi negli adempimenti legali e organizzativi.
Ora spetterà agli accertamenti del medico legale e della polizia scientifica determinare le cause e la data esatta del decesso.
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