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Cronaca
18.11.2025 - 13:53
Foto di repertorio
I Finanzieri del Comando Provinciale di Verona hanno eseguito un provvedimento di sequestro nei confronti del rappresentante legale di una società veronese, indagato per truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Verona e condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, ha portato al sequestro di crediti d’imposta fittizi per un valore di circa un milione di euro, relativi al cosiddetto “Bonus Facciate”.
Le Fiamme Gialle hanno ricostruito un articolato schema fraudolento che prevedeva la creazione di crediti d’imposta inesistenti tramite l’accesso al “cassetto fiscale” di ignari committenti, i quali, senza aver effettuato alcun intervento di ristrutturazione, diventavano cedenti di crediti falsi. Questi crediti venivano poi monetizzati dal cessionario per ottenere illecitamente i proventi della truffa.
Il beneficio in questione, introdotto dall’art. 121 del “Decreto Rilancio” (d.l. n. 34/2020), permette la detrazione o la cessione di crediti fino al 90% delle spese sostenute per lavori di restauro delle facciate, ma i crediti sequestrati erano privi dei requisiti normativi e creati con modalità idonee a ingannare l’Amministrazione finanziaria.
L’Autorità Giudiziaria ha disposto il sequestro dei crediti per impedirne la circolazione e prevenire ulteriori condotte illecite a danno dell’Erario.
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