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Cronaca
27.12.2025 - 15:02
Foto di repertorio
Divieto di avvicinamento, stop a qualsiasi comunicazione e applicazione del braccialetto elettronico. È la misura cautelare eseguita nel pomeriggio del 17 dicembre a Spinea dai Carabinieri della locale Stazione nei confronti di un uomo di 42 anni, indagato per atti persecutori ai danni dell’ex compagna.
Il provvedimento, emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Venezia su delega della Procura distrettuale, rappresenta l’esito di un’attività investigativa avviata dopo un intervento dei militari avvenuto lo scorso settembre presso l’abitazione della donna. In quell’occasione l’uomo, che non viveva più con la vittima, si sarebbe presentato sotto casa insistendo per parlare con lei, suonando ripetutamente il campanello e rifiutandosi di allontanarsi.
Le indagini hanno consentito di ricostruire un quadro più ampio di condotte ritenute persecutorie, che si sarebbero protratte a partire dal luglio precedente. Secondo quanto emerso, l’indagato avrebbe contattato la donna con un numero elevatissimo di telefonate, talvolta a distanza di pochi secondi l’una dall’altra, e si sarebbe presentato più volte sotto la sua abitazione, anche in orari notturni.
In un episodio, l’uomo avrebbe inoltre seguito l’ex compagna fino al luogo di lavoro e lungo il tragitto stradale. Comportamenti che, sempre secondo gli inquirenti, avrebbero provocato nella vittima un persistente stato di ansia e un fondato timore per la propria sicurezza, al punto da costringerla a modificare le proprie abitudini di vita.
Alla luce di questi elementi, l’Autorità giudiziaria ha ritenuto necessario adottare una misura cautelare per prevenire il rischio di reiterazione di condotte analoghe.
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