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"Stiffelio" debutta al Teatro Filarmonico di Verona: l'Opera di Verdi che scosse il pubblico

Una rara opportunità per scoprire un capolavoro dimenticato, tra dramma e musica

"Stiffelio" debutta al Teatro Filarmonico di Verona: l'Opera di Verdi che scosse il pubblico

Il teatro Filarmonico di Verona

Per la prima volta, il Teatro Filarmonico di Verona ospiterà "Stiffelio", l'opera di Giuseppe Verdi che suscitò scalpore al suo debutto nel 1850. Oggi 27 ottobre, alle ore 15:30, il pubblico avrà la possibilità di assistere a questo dramma intimista che affronta temi attuali come il tradimento e il perdono. Considerata da molti una sorta di prova generale della celebre "Traviata", "Stiffelio" introduce anche il controverso tema del divorzio nell'opera italiana, con una notevole profondità sia nella struttura che nella psicologia dei personaggi.

La direzione dell'Orchestra e del Coro della Fondazione Arena sarà affidata a Leonardo Sini, già ben accolto durante le sue esibizioni, con la regia di Guy Montavon e le scenografie di Francesco Calcagnini. Dopo la prima, sono previste ulteriori rappresentazioni il 29 ottobre alle 19:00, il 31 ottobre alle 20:00 e il 3 novembre alle 15:30.

Questo spettacolo segna il ritorno della Stagione d’Opera della Fondazione Arena, dopo il successo di "Turandot" a Seoul e altre esibizioni, portando sul palcoscenico un’opera coraggiosa che rappresenta un'importante fase nella carriera di Verdi. "Stiffelio" conclude infatti il periodo giovanile del compositore, durante il quale ha creato dodici opere in soli sette anni. Dopo il debutto a Trieste, Verdi avrebbe poi dato vita ai suoi capolavori più celebri come "Rigoletto" e "La Traviata".

La trama si basa sul dramma francese "Le Pasteur" di Souvestre e Bourgeois e segue il ritorno a casa di Stiffelio, un pastore protestante. Durante la sua assenza, sua moglie Lina è stata coinvolta in un tradimento, e quando Stiffelio scopre la verità, la situazione si complica con richieste di perdono e vendetta. La rappresentazione di questi conflitti moderni e le soluzioni musicali innovative hanno ostacolato la diffusione dell’opera, tanto che Verdi la ritirò per rielaborarla in "Aroldo" nel 1857.

"Stiffelio" ha visto una rinascita solo nel 1968, in un contesto di discussione pubblica sul divorzio, e solo di recente è stata proposta in una edizione critica completa. L’allestimento attuale, coprodotto dal Teatro Regio di Parma e dall’Opéra di Montecarlo, è stato curato da Montavon e Fioravanti.

L'opera richiede voci di grande spessore: Luciano Ganci e Stefano Secco si alterneranno nel ruolo di Stiffelio, mentre Caterina Marchesini e Daniela Schillaci interpreteranno Lina. Il cast include anche il baritono Vladimir Stoyanov nel ruolo del Conte Stankar e il tenore Carlo Raffaelli nei panni di Raffaele. Con il Coro preparato da Roberto Gabbiani, l'Orchestra della Fondazione Arena promette di regalare un'esperienza musicale indimenticabile.

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