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Memoria e migrazione
30.10.2024 - 18:35
Immagine di repertorio
Oggi a Verona è stata presentata una storia poco conosciuta riguardante la gestione dei flussi migratori tra Italia e Germania negli anni '50, un tema di grande rilevanza nel contesto attuale. Nel 1955, proprio nella città veneta, fu firmato un accordo tra Italia e Germania che portò alla creazione di un centro di accoglienza per lavoratori emigranti, situato nell'area dell'attuale Liceo Artistico Nani Boccioni. Questa iniziativa è stata celebrata attraverso una serie di eventi organizzati dal Comune di Verona, in collaborazione con diverse istituzioni, tra cui l'Università di Verona e l’Archivio Generale del Comune.
Il primo appuntamento di questa serie ha visto la presentazione del docufilm "Lassù in Germania", realizzato dai registi Elena Peloso e Dario Dalla Mura. La proiezione, a cui hanno partecipato studiosi, cittadini e studenti, ha messo in luce le esperienze degli emigranti italiani in Germania, raccontando le loro storie attraverso interviste e filmati d'epoca. "Ricordare l'emigrazione a Verona" si propone di riscoprire un capitolo fondamentale della storia locale, evidenziando le motivazioni, le difficoltà e le sfide affrontate dagli emigranti.
Jacopo Buffolo, assessore alla Memoria storica del Comune, ha sottolineato l’importanza di riconoscere come gli spazi della città siano cambiati nel tempo. “Dove oggi sorge una scuola, 70 anni fa c’era un centro per i migranti, accogliente e dignitoso, che ha contribuito a formare un ponte tra passato e presente”, ha dichiarato Buffolo, evidenziando la necessità di una gestione efficace dei flussi migratori.
Il documentario offre uno sguardo profondo sull'emigrazione italiana, raccontando non solo il viaggio verso una nuova vita, ma anche le relazioni e le sfide quotidiane affrontate dagli emigranti. “Lassù in Germania” è un tributo a uomini e donne che, negli anni '60, lasciarono la loro terra in cerca di opportunità, contribuendo allo sviluppo economico e sociale della Germania. “Ricordare questa esperienza è cruciale per comprendere le sfide contemporanee che affrontano i migranti”, ha affermato Phillipp Zholl, rappresentante del Comune di Monaco.
In conclusione, Antonio Benedetti del Cestim ha evidenziato come la storia dell'emigrazione sia fondamentale per comprendere le attuali migrazioni, invitando a riflettere sulla memoria collettiva e sull'importanza di accogliere le esperienze del passato per affrontare le sfide future.
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