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Mozart nella Marca

Il Flauto Magico trionfa al Teatro Mario Del Monaco

Sold out per la prima di venerdì scorso a Treviso, oggi la replica

Il Flauto Magico

Mozart a Treviso

Successo di pubblico e di critica, venerdì scorso a Treviso, per la prima de "Il Flauto Magico", il capolavoro di Mozart, che oggi tornerà in scena in replica pomeridiana alle 16. Tutto esaurito all'esordio al Teatro Mario Del Monaco di Treviso e sold out preannunciato per la rappresentazione odierna.  Dopo 16 anni, lo singspiel del genio austriaco è tornato ad illuminare la Marca grazie ad una collaborazione tra Comune di Treviso - Teatro Mario Del Monaco, Comune di Padova e Comune di Rovigo. Anima di questa interpretazione del "Flauto" è Paolo Giani Cei, che cura regia, scene e costumi. Il regista torinese ha ormai sulle spalle una serie di eccellenti produzioni operistiche nel panorama internazionale e in Veneto ha già curato diverse rappresentazioni di grande successo. A dirigere l'Orchestra di Padoa e del Veneto e il Coro Giovanile A.LI.VE di Verona è ilo Maestro Giuliano Carella.

Figurano tra i protagonisti i giovani vincitori del 51^ Concorso internazionale per cantanti lirici “Toti Dal Monte”, che tornano ad esibirsi sul palcoscenico su cui hanno trionfato nel maggio scorso: Andrew Kim interpreta Tamino, Aitana Sanz Pamina, Anna Battaglia-Vedovato veste i panni di Papagena, mentre Vittoria Brugnolo, Daiana Aksamit ed Eleonora Filipponi sono le Tre Dame. Presenti nel cast anche Jerzy Butryn nel ruolo di Sarastro, Rodion Pogosov in quello di Papageno, Maria Sardaryan è La Regina della Notte, Marcello Nardis Monostatos e Alessandro Ravasio l’Oratore/Primo Sacerdote. Completano la compagnia di canto Nie Ling (Secondo Sacerdote/Primo Armigero), Federico Abbiati (Secondo Armigero), Eva Lammar Cadete, Bianca Tessitore e Giovanni Maria Zanini (Tre fanciulli).

"Il flauto magico" (Die Zauberflöte) è una delle opere più celebri di Wolfgang Amadeus Mozart, composta nel 1791, pochi mesi prima della sua morte. È insieme dramma giocoso, fiaba e teatro musicale con un forte contenuto simbolico e filosofico.

In un mondo fantastico il giovane principe Tamino, insieme al suo compagno Papageno, buffo uccellatore, parte alla ricerca della principessa Pamina, rapita dal malvagio Sarastro. La vicenda si intreccia con temi di amore, iniziatiche esoteriche e scontro tra forze del bene e del male, ma anche con elementi di umorismo e leggerezza, come le divertenti avventure di Papageno.

L'opera offre una musicalità straordinaria, che spazia dalla serenità e dolcezza dell'aria "Ach, ich fühl's" di Pamina, alla potenza dei cori che rappresentano la saggezza di Sarastro, fino alle vivaci e allegre arie di Papageno, che alleggeriscono il tono serio della trama. Ma il "Flauto" affronta anche temi profondi come l'illuminismo, la ricerca della verità, l'iniziazione e il trionfo dell'amore e della ragione. Opera tra le ultime di Mozart, rappresenta il culmine della sua produzione operistica, e la genialità del compositore unisce profondità filosofica e immediatezza emotiva, coinvolgendo il pubblico in un'esperienza tanto incantevole quanto profonda.

In questo Flauto magico il viaggio verso la conoscenza e la purificazione interiore si intreccia con un linguaggio visivo che unisce tradizione e modernità – afferma il regista Paolo Giani Cei –. La scenografia richiama l’antico Egitto, simbolo di mistero e saggezza, ma anche la filosofia massonica, con le sue geometrie e i suoi simboli, chiari nel percorso di iniziazione che i protagonisti affrontano. La finalità di questa messa in scena non è dunque quella di impartire lezioni autoreferenziali o doppie letture, né quella banale di intrattenere, ma far vivere al pubblico un’esperienza il più possibile profonda, in cui il palcoscenico nella sua intensità si leghi intimamente al mistero della musica”.

Presente alla prima anche il celebre regista Stefano Poda, che ha voluto assistere al nuovo debutto di Paolo Giani Cei, suo collaboratore da ormai 15 anni: “Sono rimasto molto colpito dalla città di Treviso, in cui non ero mai stato, e in particolare dal suo teatro, che mi davvero commosso per la realtà che rappresenta. Questo orgoglio di appartenenza, la passione, l’amore che si respirano mi hanno restituito un vero incantamento per il teatro e per l’opera in particolare. Sono queste realtà straordinarie che vanno amate, protette, salvaguardate.”

Prima dello spettacolo, al Ridotto del Teatro si terrà alle 15.15 un incontro di introduzione al programma nell’ambito della rassegna “Oltre la scena”, ciclo di incontri a cura di Elena Filini, promosso dal Comune di Treviso, stagione lirica e concertistica, e Stabile del Veneto - Teatro Nazionale, che si svolgono 45 minuti prima dell’alzata del sipario per offrire agli spettatori un inquadramento storico e un approfondimento artistico dell’opera.

I biglietti per lo spettacolo sono in vendita presso la biglietteria del Teatro Mario Del Monaco e online sul sito www.teatrostabileveneto.it

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