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Al Teatro Comunale di Vicenza parte la stagione di prosa con una nuova versione de "La Signora delle Camelie"

Giovanni Ortoleva porta in scena un capolavoro romantico, rivisitato in chiave contemporanea per sfidare gli stereotipi sociali

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Martedì 3 dicembre 2024, alle 20:45, si alza il sipario sulla Stagione di Prosa al Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza con una nuova, originale versione di "La Signora delle Camelie", capolavoro di Alexandre Dumas figlio. Lo spettacolo, con la drammaturgia e la regia di Giovanni Ortoleva, giovane promessa della scena teatrale e cinematografica, inaugura una programmazione che promette di esplorare temi di impegno sociale e civile, con uno sguardo contemporaneo sui grandi miti della letteratura.

Questa stagione, curata con la consulenza artistica di Annalisa Carrara, offre una selezione di spettacoli unici, che spaziano dalla rilettura di classici letterari a produzioni di drammaturgia emergente, con un forte focus su tematiche sociali. La scelta del Ridotto del Teatro Comunale, con la sua dimensione intima, è volta a favorire il dialogo tra artisti e spettatori, rendendo ogni performance un'esperienza coinvolgente e profonda.

La Stagione 2024-2025 prevede cinque titoli, che spaziano dal mese di dicembre a marzo, e sono disponibili anche in abbonamento. Oltre alla riapertura con "La Signora delle Camelie", il programma include spettacoli come il drag show "Nina’s Radio Night" delle Nina’s Drag Queen, e il teatro di impegno sociale con Niccolò Fettarappa e Lorenzo Guerrieri. La stagione si chiuderà con due monologhi al femminile, interpretati da Viola Graziosi e Ivana Monti, grandi nomi del teatro italiano.

Lo spettacolo di apertura segna per Ortoleva la conclusione di una trilogia dedicata ai miti romantici, iniziata con "Lancillotto e Ginevra" e "La Dodicesima Notte" di Shakespeare. "La Signora delle Camelie", ispirato al celebre romanzo ottocentesco, è una riflessione sulla brutalità sociale e sull'amore impossibile tra Marguerite Gautier e Armand Duval, una storia che ha segnato la cultura romantica, diventando un simbolo di passione e sacrificio. Tuttavia, nella versione di Ortoleva, l’opera si trasforma in una critica feroce alla violenza di classe, smascherando la facciata romantica per rivelare la brutalità della società patriarcale.

Con la collaborazione di Federico Bellini alla drammaturgia, e con un cast di attori che comprende Gabriele Benedetti, Anna Manella, Alberto Marcello, Nika Perrone, e Vito Vicino, la messa in scena si arricchisce di scene di Federico Biancalani, costumi di Daniela De Blasio, e musiche di Pietro Guarracino. La produzione è firmata da Fondazione Luzzati - Teatro della Tosse, Elsinor - Centro di Produzione Teatrale, TPE - Teatro Piemonte Europa, e Arca Azzurra Associazione Culturale.

Al termine dello spettacolo, il pubblico potrà incontrare gli attori per un confronto diretto sulla rilettura dell’opera, con una discussione moderata dal giornalista e musicologo Marco Ghiotto. Ortoleva ha dichiarato: "La storia di Marguerite Gautier è un invito a riflettere sulla critica sociale che troppo spesso è rimasta in ombra dietro il mito romantico".

Giovanni Ortoleva, regista e autore, è noto per la sua capacità di reinterpretare i classici con un approccio fresco e provocatorio. Laureato in Psicologia Cognitiva e diplomato alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, Ortoleva ha già debuttato con lavori apprezzati dalla critica e ha ricevuto riconoscimenti importanti, tra cui una menzione speciale dalla Biennale di Venezia.

Biglietti: 28 euro intero, 22 euro ridotto (over 65, under 30), 7 euro per gli studenti universitari.

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