Scopri tutti gli eventi
Arte
18.05.2025 - 16:07
Recenti scoperte nel mondo dell'arte hanno portato alla luce la straordinaria opera di Giandomenico Tiepolo, in particolare i suoi disegni religiosi realizzati nella villa di famiglia a Zianigo, frazione di Mirano. Questo corpus artistico, a lungo trascurato e disperso, rappresenta un significativo contributo all'interpretazione visiva dei primi anni del Cristianesimo, un racconto che parte da Gioacchino e Anna, i nonni di Gesù, fino agli atti degli apostoli Pietro e Paolo.
Dietro questa riscoperta c'è un lavoro meticoloso guidato dalla dottoressa Adelheid M. Gealt, illustre studiosa dell’opera tiepolesca e presidente onoraria del Centro Studi e Documentazione Tiepolo di Mirano. Le sue indagini culminano nella pubblicazione di un libro che raccoglie i disegni, finalmente riuniti e ordinati secondo la narrazione del Nuovo Testamento. La pubblicazione, il volume "Domenico Tiepolo. A New Testament", è arricchita con riproduzioni a colori che ne facilitano la fruizione e l’apprezzamento, offrendo una visione unitaria di ciò che era destinato a essere un'unica grande narrazione visiva. Questi disegni, noti per la loro profondità artistica e spirituale, combinano raffinata erudizione con una semplicità toccante, richiamando gli antichi mosaici della Basilica di San Marco. Mostrano inoltre una maestria nell’arte sacra che riflette la sensibilità e l'abilità di Giandomenico nel coniugare tradizione iconografica e innovazione personale.
Sfortunatamente, a causa della dispersione postuma di questi disegni, molti di essi sono stati separati nel tempo e nello spazio. Un significativo insieme di 138 fogli è conservato al Museo del Louvre, in un album che porta il nome di Recueil Fayet, mentre altri 169 si sparpagliarono grazie a Victor Luzarche. Questa frammentarietà aveva minato l’apprezzamento della serie come un'opera completa, ma grazie al lavoro instancabile della dottoressa Gealt, oggi vengono finalmente riconosciuti nella loro interezza. La relazione tra la famiglia Tiepolo e la città di Mirano è stata storicamente profonda e simbolica.
Le opere della famiglia sono ancora ammirate in diverse chiese e ville nel territorio, come testimonianze viventi del passato artistico e culturale della regione. La parrocchia di Zianigo conserva alcuni dei capolavori di Giandomenico, mentre la chiesa di San Michele Arcangelo ospita un’importante pala d’altare di suo padre, Giambattista Tiepolo. L'Amministrazione Comunale di Mirano non nasconde l’intenzione di utilizzare queste scoperte per rinvigorire l'interesse verso il patrimonio tiepolesco della zona. Si prevede di celebrare nel 2027 il 300º anniversario della nascita di Giandomenico con eventi e commemorazioni che punteranno i riflettori su questa ricca eredità artistica. In tal modo, si spera di stimolare una nuova ondata di entusiasmo e studi volti a esplorare ulteriormente l'opera e la visione di questi straordinari artisti veneziani, rafforzando il legame duraturo che unisce i Tiepolo a Mirano.
Riccardo Musacco
Edizione
I più letti
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516