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Dal 5 al 7 giugno

Venezia, alla Scuola Piccola Zattere al via il Festival "Il fantasma di Pepper"

La kermesse di arti performative a cura di Edoardo Lazzari

Venezia, alla Scuola Piccole Zattere al via il Festival "Il fantasma di Pepper"

Tre giorni di intensa attività artistica e culturale stanno per prendere vita a Venezia, presso la Scuola Piccola Zattere, con il festival "Il Fantasma di Pepper". Curato da Edoardo Lazzari, il festival si terrà dal 5 al 7 giugno e promette di esplorare le sottili soglie tra il visibile e l'invisibile, tra gesto e memoria, attraverso performance, conversazioni e installazioni coinvolgenti.

Il progetto nasce come coronamento del periodo di fellowship di Lazzari presso la Fondazione, e coinvolge sette giovani artisti, sia locali che internazionali. Saranno presenti Veza Fernandez, Sandra Cane, kNN, Jacopo Giacomoni, Chiara Cecconello, Lucia Kagramanyan e Gaia Ginevra Giorgi, ognuno con la propria visione e la propria arte, pronti a mettere in scena un dialogo tra passato e presente, visibile e invisibile.

Il festival trae ispirazione dal testo del 1890 "The True History of the Ghost: And All About Metempsychosis" di John Henry Pepper, creatore del celebre "Pepper's Ghost", un dispositivo ottocentesco capace di dare vita a un'apparizione spettrale attraverso un gioco di luci e specchi. Questa tecnologia, che a prima vista potrebbe sembrare superata, rivela invece un’attualità sorprendente, diventando metafora del festival stesso: la performance come mediazione di un’assenza.

"Il Fantasma di Pepper" non è solo un omaggio storico, ma un’occasione per esplorare temi di hauntology, un campo artistico che accoglie e reinterpreta ciò che è dimenticato o mai realizzato. Le opere presentate spostano il focus dal visibile al sonoro, dall'azione alla sua memoria residua. Gli artisti indagano il rimosso come "fantasma sociale", evocando suoni e memorie che attraversano lo spazio.

La rassegna si apre con la performance "Chantal" di Veza Fernandez e Sandra Cane, che reimmagina il teatro anatomico. Segue "Controincantesimo" di kNN, sonorità tra musique concrète e folklore. Il 6 giugno, Giacomoni presenta "È solo un lungo tramonto", un'installazione sulla memoria. Chiara Cecconello esibisce "AGANIS", ispirandosi alle enigmatiche anguane. Lucia Kagramanyan e Gaia Ginevra Giorgi chiudono il festival con progetti che intrecciano paesaggi sonori e drammaturgie spettrali.

Questa esperienza artistica non solo arricchisce il panorama culturale veneziano, ma rappresenta un campo di relazioni in espansione, parte di un’offerta più ampia che include attività gratuite per la cittadinanza. In linea con questa filosofia, il nuovo ristorante "ABC Zattere" si propone come ulteriore spazio di dialogo tra tradizione e contemporaneità

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